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Giovedì, 28 Marzo 2024
Scuola

Scuola e vaccini, a Forlì il 91,5% dei bimbi è in regola: "La macchina sta funzionando bene"

E' quanto emerge dai dati elaborati attraverso l'Anagrafe vaccinale della Regione e aggiornati al 30 giugno scorso

A Forlì il 91,5% dei bambini nati dal 2012 al 2016) è in regola con le 9 vaccinazioni obbligatorie e gratuite (la varicella, infatti, è obbligatoria per i nati dal 2017) previste dalla legge per poter frequentare le scuole d’infanzia, ovvero nidi e materne. E' quanto emerge dai dati elaborati attraverso l'Anagrafe vaccinale della Regione e aggiornati al 30 giugno scorso. Chiarisce il direttore del'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna, Stefano Versari: "Fermo restando che se il bambino non è in regola con le vaccinazioni non può entrare nella scuola dell'infanzia, se ci dovessero essere situazioni di natura conflittuale non è la scuola il luogo dove risolvere i conflitti. Non facciamo posti di blocco a scuola. Il dirigente scolastico o una persona da lui delegata, incontrerà in quel contesto la famiglia e gli spiegherà la situazione. Un bambino non si prende a calci, lo si prende per mano". "La complessità maggiore - ha spiegato Versari - è con le famiglie straniere, spesso per difficoltà linguistiche. Per questo abbiamo previsto anche incontri con mediatori culturali".

La macchina organizzativa

“Le forze messe in campo per informare le famiglie sono servite e la macchina sta funzionando bene - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi -. Aver approvato una legge regionale prima ancora di quella nazionale ci ha avvantaggiato, consentendoci di mettere a disposizione dei genitori tanti strumenti per informarsi e arrivare preparati con la certificazione già ad inizio anno". "Le Aziende sanitarie - aggiunge l’assessore - hanno fissato le prenotazioni per i bimbi che ancora non sono in regola, comunicando data e luogo dell’appuntamento con una lettera a casa. Siamo fiduciosi che anche i genitori più dubbiosi possano convincersi che si tratta di una battaglia fatta per la tutela e la salute di tutti, a partire dai più piccoli e più esposti, come i malati cronici, gli immunodepressi, coloro che sono affetti da patologie oncologiche. Questi dati, uniti al complessivo aumento della copertura vaccinale in tutta la regione, ci dicono che siamo sulla strada giusta”. Infine, una raccomandazione da parte dell’assessore: “Ricordo ai genitori che la documentazione attestante lo stato vaccinale del bambino, inclusa quella spedita dall’Azienda Usl, deve essere consegnata alle scuole per l’infanzia”. 

Il dato regionale

In Emilia Romagna il 92,4% dei bambini è in regola con le 9 vaccinazioni obbligatorie e gratuite: 171.660 bimbi su un totale di 185.665 hanno completato l’intero ciclo vaccinale e i richiami stabiliti. Sono invece circa 14.000 (7,6%) i bambini richiamati per concludere il ciclo delle vaccinazioni. Nella maggior parte dei casi manca il vaccino Mpr (morbillo-parotite-rosolia) e la terza dose di esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, emofilo B). Alle famiglie è già stata inviata direttamente a casa la lettera con il relativo appuntamento per effettuare le vaccinazioni o i richiami mancanti. I nati nell’anno 2017 stanno ricevendo dalle Aziende sanitarie le regolari convocazioni previste dal calendario vaccinale, pertanto non sono soggetti a recuperi o richiami e quindi non rientrano nel conteggio complessivo. Nelle altre città il maggior numero di vaccinati si conta a Ravenna col 94,4%, seguita da Reggio Emilia (93,8%), Imola (93,6%), Parma (93,5%), Modena (93,4%) e Bologna (93%). Fanalino di coda Ferrara (92,6%), Ravenna (91,6%), Forlì (91,5%), Cesena (90%) e Rimini (84,2%).

Aumenta la copertura vaccinale in regione 

L’analisi delle coperture vaccinali dei bimbi nati nel 2014 e nel 2015 al 30 giugno 2017 rispetto alla situazione rilevata sei mesi prima (dicembre 2016) registra un aumento complessivo in Emilia-Romagna. Precisamente, per le vaccinazioni contro difterite-tetano-polio-epatite B l’aumento è di oltre un punto percentuale a distanza di poco più di sei mesi dall’approvazione della legge regionale: la copertura, per i bimbi nati nel 2014, è passata dal 92,4% del 31 dicembre 2016 al 93,5% del 30 giugno 2017; per i nati nel 2015, nello stesso periodo si è passati dal 95,8% di copertura al 96,6%. Ancora più consistente l’aumento - più di 3 punti percentuale - della copertura del vaccino anti morbillo-parotite-rosolia, analizzata per i bimbi nati nel 2014: si è passati dall’87,2% al 90,7%. Dati in crescita, quindi, ma comunque nella grande maggioranza dei casi al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità, motivo che spinse appunto la Regione a varare la legge sull’obbligo vaccinale, misura poi estesa a livello nazionale e anche per le scuole dell’obbligo.

I servizi messi in campo per informare le famiglie

La Regione ha realizzato una campagna di informazione/comunicazione e specifici siti con tutte le informazioni utili, dove sono anche pubblicate alcune risposte alle domande più frequenti: www.ascuolavaccinati.it; https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccinazioni-infanzia-e-adolescenza. È possibile inoltre scrivere all’indirizzo email infovaccinazioni@regione.emilia-romagna.it, curato da un gruppo di esperti della Regione e delle Aziende sanitarie, e chiamare il numero verde regionale 800.033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13.

Documentazione da presentare a scuola (0-16)

Sulla base della legge n.119/2017 e successive circolari ministeriali, a scuola va presentata: idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni; oppure idonea documentazione sull’esonero dalla vaccinazione o sul rinvio per motivi di salute; oppure idonea documentazione sull’esonero per immunizzazione da malattia naturale; oppure prenotazione dell’appuntamento o della richiesta di vaccinazione presso l’Azienda Usl (o autocertificazione della stessa). È consentito, nel caso in cui i genitori non siano in possesso della documentazione comprovante la vaccinazione, presentare un’autocertificazione e poi, entro il 10 marzo 2108, la relativa certificazione. 

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