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Scuola Forlimpopoli

Forlimpopoli, "cattedre scoperte alla secondaria. Alunni sui banchi per tre ore al giorno"

E' quanto segnala il Partito Comunista dei Lavoratori Sezione Romagna "Domenico Maltoni"

Lunedì si torna sui banchi, ma l'inizio alla secondaria di Forlimpopoli presenterà degli intoppi. E' quanto segnala il Partito Comunista dei Lavoratori Sezione Romagna "Domenico Maltoni", che specifica come "gli alunni saranno costretti a partire per due settimane circa a regime ridotto, di tre ore al giorno, causa vari pensionamenti e cattedre che nell’anno precedente erano temporanee". Per il Pcl le cause sono da imputare alla "Buona Scuola", "dato che prima della riforma la situazione caotica degli anni precedenti, con i docenti che arrivavano anche ad ottobre inoltrato, si era notevolmente normalizzata, e quasi tutte le scuole erano a regime fin dal primo settembre".

"Con l’avvento della legge 107 ,nonostante le nuove assunzioni, il caos è ritornato e ad oggi, nella sola Emilia-Romagna, sembrano rimanere scoperte dalle 1000 alle 1500 cattedre, secondo i sindacati - sostengono -. Tutto questo comporta alunni con meno ore di insegnamento, alunni con professori sempre nuovi, con metodi di insegnamento diversi l’uno dall’altro, senza una continuità didattica, senza dimenicare i genitori che devono fare i salti mortali per portare i loro figli a scuola per tre ore e andare a prenderli in orari proibitivi per chi lavora".

Per il Pcl "è ora di farla finita, è ora che la scuola, la sanità, il lavoro, la casa siano le vere priorità, con investimenti adeguati alle necessità dei lavoratori". Tre le richieste: "l’assunzione di tutti i professori precari a tempo indeterminato; il potenziamento strutturale e l’adeguamento alle norme antisismiche in tutte le scuole; e il taglio completo dei fondi alle scuole private e confessionali". Tutto questo "per una scuola laica, gratuita, libera e per tutti, che non aggravi le condizioni economiche delle famiglie a reddito medio basso. Solo con una più alta tassazione sui redditi alti (altro che flat tax), con la nazionalizzazione delle industrie che inquinano e delocalizzano, l’esproprio dei patrimoni immobiliari delle banche e del clero si possono colmare quei “buchi di bilancio” che magicamente compaiono solo quando si tratta di scuola pubblica".

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