Inizia l'anno scolastico, Ragni (FI) chiede la mappa locale della sicurezza degli edifici
Secondo l’inchiesta dell’Espresso – che si basa comunque su dati del biennio scorso - oltre 2.700 scuole italiane si trovano in zone a elevato rischio di terremoti"
Il prossimo lunedì 17 settembre prende avvio in Emilia-Romagna il nuovo anno scolastico 2018/2019. Pochi giorni fa l' Anp - Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici della Scuola (l'ex Associazione Nazionale Presidi) ha comunicato che circa l’80% degli edifici scolastici del nostro Paese non è a norma e i ragazzi entrano in aula su responsabilità del sindaco. Una scuola su quattro in Italia ha una “manutenzione inadeguata e solo il 3% è in ottimo stato di manutenzione. Inoltre, il 23% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato, il 41% delle scuole si trova in zona sismica 1 e 2 e solo il 12,3% delle scuole presenti in queste aree risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica.
Questi dati convergono sulle ultime statistiche di CittadinanzAttiva e fanno eco all’elenco degli istituti “a rischio” pubblicati l’estate scorsa in un’apposita mappa dal settimanale L’Espresso su dat dell' Anagrafe dell'edilizia scolastica, osservatorio nato all’interno del Ministero dell’istruzione.
“Secondo l’inchiesta dell’Espresso – che si basa comunque su dati del biennio scorso - oltre 2.700 scuole italiane si trovano in zone a elevato rischio di terremoti, ma non sono state progettate o adeguate alle più recenti norme antisismiche. In 9 scuole italiane su 10 si registrava ‘l’insufficienza degli standard di sicurezza previsti dalle nuove norme antisismiche’. Oltre 8mila scuole italiane che si trovano in edifici costruiti almeno 50 anni fa, e di queste 331 nelle aree del Paese a maggiore rischio sismico” afferma in una nota Fabrizio Ragni, capogruppo comunale e coordinatore provinciale di Forza Italia.
“Secondo i dati pubblicati l’estate scorsa dall’ Anagrafe dell'edilizia scolastica il 55% degli edifici scolastici italiani è stato costruito prima del 1976. Le scuole sono di proprietà Comunale nel 77% dei casi e Provinciale nel 9%. In Emilia-Romagna sono stati censiti 2675 edifici. Il settimanale L’Espresso che ha attinto da questa elaborazione aveva indicato in 266 scuole del primo e del secondo ciclo il numero di edifici non con progettazione anti-sismica in provincia di Forlì-Cesena”: aggiunge Fabrizio Ragni.
“Senza voler generare un immotivato allarmismo – aggiunge il consigliere ‘azzurro’ - , ma soltanto ispirati dal principio di precauzione e trasparenza che sempre dovrebbe regolare gli atti pubblici, riteniamo utile al confronto fra le parti politiche e istituzionali far luce sulla situazione attuale della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici nella nostra provincia. Ben sapendo che è del tutto evidente che prima dell’ entrata in vigore dell’ordinanza con i nuovi standard anti-sismici gli edifici difficilmente potevano essere stati progettati conformemente alla normativa sopraggiunta. Ed è altrettanto vero che a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa molti edifici sono stati successivamente migliorati o adeguati sismicamente. Ma, ugualmente, riteniamo utile e necessario che si faccia luce sull’attuale mappa della messa a norma delle scuole. Che poi è la stessa richiesta avanzata dall’ organizzazione sindacale dei dirigenti delle istituzioni scolastiche italiane che ha scritto al ministro per avere uguali informazioni su scala nazionale” : insiste Fabrizio Ragni che preannuncia la presentazione di un question time da dibattere a settembre alla ripresa delle sedute del consiglio comunale.
Secondo l’ Anp - Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici della Scuola, oltre alla questione anti-sismica, la metà delle scuole italiane non ha mai ricevuto dall’ente proprietario il certificato di idoneità statica, di collaudo statico, di agibilità e di prevenzione incendi. Gli impianti elettrici sono completamente a norma in meno di 1 aula su 4 e soltanto nel 15% delle palestre e nel 9% delle mense. Nel 18% delle scuole a più piani, infine, non sono presenti scale di sicurezza, né vi sono uscite di sicurezza sui corridoi.
L'esponente berlusconiano chiede al sindaco di Forlì ed al presidente della Provincia di Forlì-Cesena – in uno nella persona di Davide Drei - di “fornire il quadro completo dell'edilizia scolastica e della messa a norma statica e antisismica a Forlì e in tutta la provincia". “Il problema della sicurezza nelle scuole è di estrema gravità e in tutta Italia riguarda circa 8 milioni di studenti, per lo più minori, un milione di lavoratori. In vista dell'apertura delle scuole, che quest'anno cade lunedì 17 settembre, chiediamo una mappa aggiornata dello stato dell'arte, il numero di controlli effettuati negli istituti scolastici, la messa a norma integrale delle scuole, anche e soprattutto sul versante dell'antisismica e l'elenco delle nuove scuole che dovrebbero sorgere nel nostro territorio” : conclude il capogruppo comunale e coordinatore provinciale di Forza Italia, Fabrizio Ragni.