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Scuole, Ragni (Forza Italia): "Quanti sono gli edifici non a norma?"

Ad avanzare la richiesta è Fabrizio Ragni, capogruppo comunale di Forza Italia, che preannuncia la presentazione di un question time da dibattere a settembre alla ripresa delle sedute del “parlamentino cittadino”

"Circa l’80% degli edifici scolastici del nostro Paese non è oggi a norma e i ragazzi entrano in aula su responsabilità del sindaco. Pochi giorni fa l' Anp, l'associazione Nazionale Dirigenti Pubblici della Scuola (l'ex associazione Nazionale Presidi), ovvero l’organizzazione sindacale maggioritaria dei dirigenti delle istituzioni scolastiche, ha scritto al ministro ricordando al governo che una scuola su quattro in Italia ha una “manutenzione inadeguata e solo il 3% è in ottimo stato di manutenzione. Inoltre, il 23% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato". Visto questo allarme, che ribadisce le preoccupazioni evidenziate più volte da un'altra associazione autorevole come CittadinanzAttiva, chiediamo al sindaco di Forlì Davide Drei di fornire i dati che riguardano gli istituti scolastici della nostra città". Ad avanzare la richiesta è Fabrizio Ragni, capogruppo comunale di Forza Italia, che preannuncia la presentazione di un question time da dibattere a settembre alla ripresa delle sedute del “parlamentino cittadino”.

Secondo l' Anp, la media nazionale di investimento in manutenzione straordinaria annua per singolo edificio degli ultimi 5 anni è di 20.535 euro. Oltre il 41% delle scuole si trova in zona sismica 1 e 2 e solo il 12,3% delle scuole presenti in queste aree risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica. “La metà delle scuole italiane non ha mai ricevuto dall’ente proprietario il certificato di idoneità statica, di collaudo statico, di agibilità e di prevenzione incendi - osserva Ragni, citando i dati dell'indagine curata dal sindacato dei capi d’istituto -. Gli impianti elettrici sono completamente a norma in meno di un’aula su quattro e soltanto nel 15% delle palestre e nel 9% delle mense. Nel 18% delle scuole a più piani, non sono presenti scale di sicurezza, né vi sono uscite di sicurezza sui corridoi".

L'esponente berlusconiano chiede alle autorità al primo cittadino mercuriale e presidente della Provincia "di fornire il quadro completo dell'edilizia scolastica a Forlì e in tutta la provincia". Ragni cita anche un'altra questione relativa all'edilizia scolastica: "il nuovo governo Lega/M5s ha chiuso un mese fa “Italia Sicura,  la struttura aperta a Palazzo Chigi che coordinava tutti i ministeri coinvolti sulla messa in sicurezza del territorio. Non è stato rinnovato il mandato della Struttura di Missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che con “ItaliaSicura” aveva prodotto un investimento di 10 miliardi per l’edilizia scolastica di cui oltre 5 già spesi da Comuni, Province e Città Metropolitane per interventi di messa in sicurezza e realizzazione delle scuole e l'edificazione di oltre 300 nuovi edifici scolastici in tutta Italia".

“Il problema della sicurezza nelle scuole è di estrema gravità e in tutta Italia riguarda circa 8 milioni di studenti, per lo più minori, un milione di lavoratori. In vista dell'apertura delle scuole, che quest'anno cade lunedì 17 settembre, chiediamo una mappa aggiornata dello stato dell'arte, il numero di controlli effettuati negli istituti scolastici, la messa a norma integrale delle scuole, anche e soprattutto sul versante dell'antisismica e l'elenco delle nuove scuole che dovrebbero sorgere nel nostro territorio - conclude -. Anche per capire come inciderà la questione della chiusura di “ItaliaSicura” nel trasferimento dei fondi statali nella nostra provincia".

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