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Videogiochi, un forlivese scala le classifiche: "Gioco con i calciatori di Serie A"

Il mondo del gaming è molto particolare, influenzato da diversi fattori, gli spettatori, le vittorie, gli sponsor, si possono anche fare conoscenze importanti, di Serie A, come è successo ad Andrei

Giocare ai videogiochi come lavoro? Potrebbe essere il sogno di molti, lo è sicuramente per il forlivese Andrei Antonenco, 27enne che ha scalato la classifica italiana di Call Of Duty, piazzandosi stabile nella top 10. Dopo avere perso il lavoro, quello che prima era un passatempo con gli amici, è diventato una vera e propria passione, con risultati sempre crescenti. 

“Lavoravo alla Bonfiglioli, poi ho perso il lavoro alla fine del 2019 – racconta a Forlitoday -. Prima giocavo con gli amici ogni tanto, ma pian piano, mi sono tuffato nel mondo di Twitch, iniziando  a fare streaming sulla piattaforma a gennaio 2020, poco prima  dell'inizio della pandemia. Mi sono focalizzato sin da subito su Call Of Duty Warzone, siccome sono un amante degli 'FPS', ovvero i giochi in prima persona, e piano piano ho visto che il numero degli spettatori saliva. All'inizio  mi guardavano solo i miei amici,  ma da aprile- maggio ho iniziato ad avere i primi riscontri”. 

Il mondo del gaming è molto particolare, influenzato da diversi fattori, gli spettatori, le vittorie, gli sponsor, si possono anche  fare conoscenze importanti, di Serie A, come è successo ad Andrei: “Mai avrei immaginato di poter parlare con calciatori del calibro di Alessio Cerci, Goldaniga, Berardi e tanti altri, con cui gioco e che ho conosciuto virtualmente. Mi hanno anche mandato le maglie autografate. Sono un amante del calcio sin da piccolo, qui in città ho frequentato le giovanili del Forlí: non sono arrivato a giocare in serie A , ma ho portato la serie A nel mio campo, che adesso è il gaming. Ho giocato anche contro Balotelli e forse questa settimana potrei giocare in squadra con lui. Diciamo che questo mi ha spinto ad allenarmi di piú e diventare un top 10 in Italia su milioni di giocatori. Vorrei far capire a tanti giovani che con costanza e impegno si può arrivare dove si vuole”. 

La giornata di un gamer non ha orari, si gioca quando si vuole: “Io gioco circa 13 ore al giorno, le classifiche si scalano vincendo e con i montepremi dei tornei si guadagna, ma anche su Twich c'è chi paga per guardarmi giocare o per giocare con me. Se tutto va bene vorrei continuare su questa strada,  chiaramente bisogna conseguire un grande numero di vittorie e riuscire ad avere sponsorizzazioni importanti, ma secondo me questo è il futuro.  Ora faccio parte di un team di Roma, Playground,  che mi ha preso da un paio di mesi”, spiega il giovane. Nel mondo il forlivese è al numero 630 della classifica, su 50 milioni di giocatori. Buffa la scelta del nome d'arte di Andrei, che è 'Omeopatiik',  nato perchè “ho curato la mia allergia alle graminacee con una cura omeopatica”.  

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