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Un po' di Perù a Forlì: due giovani investono in centro storico ed aprono un tapas bar

Un piccolo locale, molto colorato, con una capienza, tra interno ed esterno di circa 30 posti. La particolarità di questo tapas bar è l'offerta che ruota intorno solo al pisco, che è un distillato nazionale del Perù, reinventato in diversi cocktail e al ceviche, altro piatto tipico peruviano

Far conoscere un po' di Perù ai Romagnoli. E' questa la missione di due giovani forlivesi che hanno deciso di investire nel centro storico, con un proposta di bevande e tapas molto particolare. Nicola Mugnai, 27 anni e Federico Zoli, 28 anni, sono amici da sempre, cresciuti insieme a San Martino in Strada, che si sono buttati in un'avventura aprendo, mercoledì scorso, Kuzco Cevicheria & Pisco Bar in piazza XX settembre a Forlì.

Un piccolo locale, molto colorato, con una capienza, tra interno ed esterno di circa 30 posti. La particolarità di questo tapas bar è l'offerta che ruota intorno solo al pisco, che è un distillato nazionale del Perù, reinventato in diversi cocktail e al ceviche, altro piatto tipico peruviano, la cui ricetta tradizionale prevede la marinatura di pesce crudo con lime e spezie. Ma come mai questa scelta? “A Londra ho fatto lo chef in un ristornate peruviano, ero addetto alla ceviche e l'ho vista applicata in tutte le sue forme – racconta Mugnai a Forlitoday -. Ultimamente facevo il cuoco in un ristorante sull'Appennino, Federico ha lavorato lì la stagione scorsa e prima è stato in Australia per due anni. Poi tutto si è fermato con la pandemia”.

A questo punto i due ragazzi hanno deciso di buttarsi, hanno trovato un locale in centro storico ed hanno scelto la formula del tapas bar: “accompagniamo gli aperitivi con piattini, dove serviamo il ceviche in varie versioni rivisitate, anche vegetali. Facciamo i cocktail con il pisco, il mojito è diventato 'pisquito' ad esempio. Poi abbiamo una specialità tradizionale peruviana che è pisco sour, fatto con pisco albume e lime montati. Noi siamo molto legati alla tradizione, ma volevamo proporre qualcosa di fresco, una nuova esperienza”. La scelta del centro sembra essere stata una buona idea: “C'è voglia di rivalsa, siamo sulla buona strada. L'università porta gente ed è bello che ci siano più alternative”, conclude Mugnai.

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