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Ritorna in libreria il poeta forlivese Gianluca Alberti con "In limine"

Alberti - una laurea in Filosofia e un percorso di formazione nel counselling presso l'Istituto dell'Approccio centrato sulla persona - è nato a Napoli nel 1980 e lì ha vissuto la sua infanzia. All'età di undici anni si è trasferito con la famiglia a Forlì

Con "In limine", espressione latina che sta per "sulla soglia", il poeta forlivese Gianluca Alberti rende partecipi i lettori del suo cammino poetico, rinnovato da una consapevolezza nuova sulla propria scrittura in versi.  Decisivo nella svolta stilistica di Alberti è stato l'incontro con il poeta ed editore Giuseppe Aletti, come riportato nel retrocopertina del libro.

"In questa nuova raccolta di poesie, forse finalmente degne di tale nome - si legge - a fianco alle nuove composizioni, l'autore riprende in mano molte di quelle già pubblicate e le rimaneggia alla luce degli insegnamenti di un buon maestro: il poeta editore Giuseppe Aletti, che le pubblica".  Anche Aletti ha ricordato, nella prefazione che ha scritto per il volume, il rapporto di interazione intercorso tra i due. "Ho avuto la fortuna di accompagnarlo verso l’utilizzo consapevole della parola. È stato un percorso lungo e gratificante, mesi di incontri e confronti, sperimentazione e applicazione. Dedizione che alla fine ha portato i suoi eccellenti frutti, perché in Alberti emerge l’autenticità del sacrificio, e ciò lo differenzia nel popoloso panorama poetico", ha concluso Aletti con soddisfazione. 

Alberti - una laurea in Filosofia e un percorso di formazione nel counselling presso l'Istituto dell'Approccio centrato sulla persona - è nato a Napoli nel 1980 e lì ha vissuto la sua infanzia. All'età di undici anni si è trasferito con la famiglia a Forlì, dove ha continuato il suo percorso di crescita e dove appartiene, oggi più che mai, la sua storia e la sua vita attuale. Sebbene orgoglioso delle origini partenopee, è a Forlì che affondano le sue radici esistenziali, sia sociali e affettive che lavorative. La sua nuova città è stata la culla di svariati incontri che, fin da giovane, lo hanno sempre più portato ad approfondire il suo percorso di fede: Gioventù studentesca alle superiori e padre spirituale don Gabriele, il centro Buon pastore e la Caritas a trent'anni, il Rinnovamento nello spirito tutt'ora.

Alberti ha dichiarato con nitidezza la finalità dell'opera: "Si dice che a quarant'anni inizi la vita vera di una persona. Ebbene, alla mia pongo questo libro in limine". L'opera è pubblicata nella collana "I Diamanti", a cui collaborano personalità di spicco come il poeta e autore di canzoni Francesco Gazzè, il paroliere Alfredo Rapetti Mogol, il maestro Alessandro Quasimodo, figlio del poeta Premio Nobel Salvatore Quasimodo, l'intellettuale Cosimo Damiano Damato e lo scrittore libanese Hafez Haidar, il più importante traduttore di Gibran. 

Il libro sarà protagonista di eventi aperti al pubblico. Il primo del 2022 sarà nel mese di aprile, in collaborazione con il poeta di Forlì Matteo Zattoni.  Alberti è stato inoltre finalista più volte al festival artistico "Il Federiciano", che tra gli ospiti dell'ultima edizione ha annoverato anche un altro poeta forlivese, Davide Rondoni.

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