I vini dell’Appennino ferito diventano un modello per il futuro: boom di presenze a Modigliana
“Qui c’è un’idea di vino condivisa, matura per affrontare il mondo”, così Federica Randazzo, autorevole firma di Slowine, sulla due giorni dedicata ai vini di Modigliana
Archiviata con numeri record la settima edizione dell’evento annuale di presentazione dei vini di Modigliana. Presenti 300 ristoratori il lunedì e tanti appassionati la domenica. Grande successo del Modigliana bianco al debutto assoluto. Le parole di Emilio Placci de Il Pratello sintetizzano bene lo spirito di questo gruppo: “L’Appennino è meraviglioso e fragile, difficile e selvaggio, pieno di natura e boschi. È la nostra casa e mai come quest’anno siamo stati orgogliosi di aprirne le porte”.
“Siamo una comunità in viaggio e nel viaggiare attraversiamo la tradizione, la geografia e la rete di relazioni che ormai si stende in tutto il mondo", afferma Giorgio Melandri, vicepresidente dell’associazione e produttore con i vini Mutiliana, sottolineando "la necessità di aprirsi, cambiare, raccontare": "Siamo in movimento e questa è una forza nuova e indispensabile per l’Appennino ferito dalle alluvioni".
“È stato emozionante vedere come i produttori e le produttrici di questo piccolo paese dell’Appennino hanno reagito alle difficoltà, con tanta energia e un evento ancora più bello - descrive quello che succede in questo piccolo paese di montagna Federica Randazzo, giornalista e vice curatore della guida Slowine -. Sono coesi e motivati, con un’idea di vino condivisa, matura per affrontare il mondo. I vini di Modigliana sono sempre più buoni, è come se sapessero che quella imboccata è la strada giusta”.
“Con meno del 3% delle vigne di sangiovese della Romagna produciamo il 25% dei vini che rivendicano la sottozona. Un dato in controtendenza rispetto a quello della Romagna, che registra un disinteresse sempre maggiore per la viticoltura di collina che perde ettari a favore del trebbiano coltivato in pianura", dichiara Renzo Maria Morresi, produttore con La Casetta dei Frati e presidente dell’associazione Stella dell’Appennino. Parole figlie di dati oggettivi, che se da una parte lanciano un grido d’allarme, dall’altra rilanciano Modigliana come modello.
Grande successo del Modigliana bianco, la novità di questa settima edizione, che ha catalizzato l’attenzione di appassionati e operatori, forte anche di una tendenza di mercato che sta premiando sempre di più la tipologia. L’evento si è chiuso con la premiazione della Stella d’Oro, il vino Modigliana che secondo i giornalisti intervenuti più interpreta qualità e carattere territoriale. Il vincitore del concorso, dedicato quest’anno all’annata 2020, è stato il Modigliana “Ibbola” di Mutiliana. Dieci in totale le aziende presenti con i loro vini: Casetta dei Frati, Fondo San Giuseppe, Lu.Va., Menta e Rosmarino, Mutiliana, Pian di Stantino, Il Pratello, Il Teatro, Torre San Martino e Villa Papiano.