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Festival di Castrocaro, la proposta di Minisci: "Una pausa di riflessione realizzando un'edizione di amarcord"

Dare al Festival di Castrocaro una pausa di riflessione. E' la richiesta che viene da Michele Minisci,fondatore del Naima jazz club ed esperto conoscitore della storia della kermesse

Dare al Festival di Castrocaro una pausa di riflessione. E' la richiesta che viene da Michele Minisci,fondatore del Naima jazz club ed esperto conoscitore della storia della kermesse castrocarese, sempre più in difficoltà e nella necessità di ri-aggiornarsi. Dice Minisci: “Ricorre quest’anno il 65 anniversario del Festival Voci Nuove di Castrocaro, il primo vero Talent della musica leggera italiana che ha permesso, specialmente negli anni ’60-’70-’80, a legioni di giovanissimi cantanti, autori e interpreti sconosciuti, di poter accedere per la prima volta a un pubblico vastissimo, con una porta d’ingresso qualificata e di grande prestigio come lo sbocco al festival di Sanremo e con la finale trasmessa in diretta su RAI 1. Ma è stato anche un formidabile ascensore sociale per centinaia e centinaia di giovani perché ha dato loro la possibilità di emanciparsi senza ricorrere alla classica “ruota della fortuna”, come succede oggi con i Talent Show, dove sembra che ci sia una gigantesca macchina della comunicazione che confeziona i personaggi prima ancora delle canzoni”.

E aggiunge: “Quest’anno ricorrono anche i 100 anni dalla nascita dell’ideatore e fondatore di questo Festival, il geniale Natale Graziani. Per celebrare e festeggiare degnamente queste scadenze e date le difficoltà di trovare un nuovo gestore per l’organizzazione dell’ edizione 2022,  perché non ci prendiamo tutti un necessario momento di pausa e di riflessione?”

L'idea di Minisci è di una serata di 'Amarcord', una sorta di reunion di alcuni vincitori e partecipanti delle prime 31 edizioni, quelle più importanti e qualificanti.  Tanti i nomi possibili,  Gigliola Cinquetti, Carla Bissi (Alice), Michele Zarrillo, Luca Barbarossa, Zucchero. “Personaggi questi ultimi diventati poi famosissimi e di cui si conosce ormai tutto, o quasi, forse difficili da coinvolgere, che però potrebbero partecipare solo per ricordare quell’indimenticabile momento della loro prima vittoria, e magari accennare qualche nota della loro canzone”, spiega Minisci. 

Oppure una sorta di rivincita degli eliminati: come Iva Zanicchi, Caterina Caselli, Edoardo Bennato, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, Max Pezzali, Laura Pausini, “che potrebbero simpaticamente raccontare quella loro esclusione”, spiega Minisci. “Questo progetto ha preso gradualmente corpo dopo la pubblicazione del mio  libro “Castrocaro-Sanremo. Solo andata”,  che contiene le interviste a tutti i vincitori del Festival Voci Nuove, dal 1957 al 1988, da poco inserito nel portale del  Ministero della Cultura, nella pagina 'La Canzone Italiana'. Un'altra proposta di Minisci per il rilancio della kermesse è far cantare le storiche canzoni vincitrici da giovanissime cantanti della nostra regione”.

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