Alea, odissea per la mancata raccolta della carta: 5 chiamate inutili
Volevo aggiungere un’ulteriore lamentela relativa ai disservizi ai quali dopo sole poche settimane dall’avvio della raccolta porta a porta ci ha già abituato ALEA. Ieri 24 gennaio era giorno di ritiro di umido e carta, e se l’umido è stato raccolto, la carta è stata lasciata di fronte a casa mia esattamente dove l’avevo messa, mentre tutti gli altro bidoni della strada sono stati sgombrati (e mi viene un dubbio: non è che la chiamano raccolta differenziata perché gli utenti sono trattati in maniera differente?).
Ho chiamato ALEA ben 5 volte per segnalate questo disservizio ed ho ottenuto le seguenti risposte: - la prima volta una certa signorina Chiara mi ha risposto in maniera molto arrogante e maleducata, - la seconda volta mi e’ stato detto di richiamare dopo le 13.00 perchè prima non accettano lamentele (e non è scritto da nessuna parte, non te lo dice nemmeno la voce che dopo l’orribile musica della segreteria di ALEA ti avvisa che sei in attesa di un’operatore libero che risponda alla tua chiamata) - Nelle terza chiamata ho avuto assicurazione che l’operatore sarebbe passato giovedì pomeriggio ma poichè non si è visto nessuno alla quarta chiamata mi hanno detto che l’operatore sarebbe passato venerdì mattina. Morale: sono le ore 14.15 di venerdi’ 25 gennaio e non si e’ visto nessuno. Alla quinta chiamata l’operatrice non sapeva che cosa rispondere alle mie lamentele (infatti per errore ha lasciato acceso il viva voce invece di inserire l’orribile musica distorta e la si sentiva urlare “Cinque volte ha chiamato questo, e adesso che cosa gli dico?”), poi mi ha detto di ritirare il bidone e ha chiesto il mio numero di telefono dicendomi che qualcuno mi avrebbe avvertito per informarmi quando la carta sarebbe stata ritirata, ma ormai per questa settimana non c’era possibilità. Ora resto in attesa di questa fantomatica telefonata che, ne sono certo, non arriverà mai e sto valutando l’ipotesi di indire una class action da parte di tutti coloro che saranno chiamati a pagare per i (dis)servizi forniti da Alea.