Bottiglie vietate, eppure per la vittoria di Zattini si brindò in piazza
Riporta la segnalazione di un lettore:
L’atto di brindare alla salute di qualcuno è da sempre associato a feste, eventi da ricordare, vittorie… Un gesto talmente naturale che la notte del 10 giugno non è potuto mancare nemmeno tra i tavoli dei comitati elettorali all’aperto del neo Sindaco Gianluca Zattini. La foto che ho voluto allegare è tratta da un video pubblicato sulla pagina Facebook del Sindaco e mostra chiaramente una bottiglia di spumante nelle mani (forse) dell’onorevole Morrone durante la festa quella notte in Piazza XX Settembre. Certamente qualcuno potrà obiettare che, trattandosi di un evento organizzato, questo gesto sarebbe stato esente da divieti. Tuttavia con l’attuale ordinanza questo gesto da parte di noi comuni cittadini non sarebbe stato possibile senza avere un permesso preventivo, cosa di fatto assurda per un semplice brindisi in strada, magari dopo una proclamazione di laurea o un evento di festa in centro storico.
Un’ordinanza quella emanata recentemente che nelle sue motivazioni sembra arrampicarsi sugli specchi, passando dal contrasto al degrado alla lotta alla piaga dell’alcool, quando in realtà la maggior parte delle bevande alcoliche viene già consumata all’interno di locali, per cui, di fatto, si tratta di una chiara ipocrisia da parte dell’Amministrazione. Un’ordinanza operativa 24 ore su 24 che non poteva che vedere la gioia di tutti i locali, poiché non sarà possibile nemmeno bere una coca cola da una lattina alla fermata dell’autobus, obbligando quindi i cittadini a un esborso maggiore per potersi anche solo dissetare in una giornata afosa. Sono proprio le parole piene di pregiudizi e luoghi comuni usate nel testo dell’ordinanza a confermare l’idea che questa Amministrazione si è fatta dei giovani, degli studenti e dei cittadini stranieri in generale, i cui luoghi di ritrovo sono associati, generalizzando all’estremo, al degrado e all’incuria, quando nella realtà dei fatti questi problemi a Forlì sono ben circoscritti e chiaramente meno evidenti rispetto ad altre città romagnole.
E’ chiaro che la lotta al degrado è di fondamentale importanza in qualsiasi città, grande o piccola che sia. Tuttavia sono veramente poche le città con un divieto così generico, operativo 24 ore su 24 e non solo nelle ore serali, riferita a tutto il centro storico senza eccezioni e che vieti addirittura il sedersi anche in caso di problemi. Chissà cosa potrebbe succedere sedendosi su un muretto a causa di un mancamento o addirittura svenendo per strada. Fortunatamente il Sindaco stesso ha ricordato che l’ordinanza ha una validità di 90 giorni, scaduti i quali i provvedimenti saranno probabilmente aggiustati. Spero che il buonsenso possa prevalere, ispirandosi a modelli già applicati in molte città italiane, come ad esempio nella vicina Bologna, dove i divieti sono circoscritti ad alcune zone e in alcuni orari prestabiliti e riguardano la vendita esclusiva di alcolici. Così come in strada è multato chi non rispetta le regole, così dovrebbe essere multato solo chi genera effettivo degrado e incuria.
Francesco Mancini