Lettera toccante di una madre al prof che ha perso la casa, spazzata via dalla frana: "Prego per un nuovo inizio"
Riceviamo e pubblichiamo.
"Porcentico 7 maggio. Tema per il prof. "Titolo: Casa (Non so se tornerò)". Prof cosa ci sono andata a fare? Sono la mamma di un suo alunno. L'altro giorno lei si è offerto di portarlo a casa dopo una gita perché abitiamo relativamente vicino e le sono riconoscente, anche se non gliel'ho detto faccia a faccia. Lei non mi conosce almeno non personalmente. Le volevo chiedere scusa per essere andata a ficcanasare anche se non era quella l'intenzione iniziale. Le volevo dire che ieri mi sono emozionata, solo che, non era un emozione giusta né bella. Direi un'emozione turbata. Insomma, mi si è Infranto il cuore. E' rimasta una panchina di legno scuro appoggiata sul lastricato. Dal lastricato in poi la voragine ha inghiottito la casa e con essa I suoi ricordi, il suo calore e i tanti suoni. Camere, cucina, lampadari, vita. Un pomeriggio davanti al Monopoli, una cena tra amici, un intero giorno di lavoro al computer, una doccia calda. E' tutto sprofondato.
E' stato tutto spazzato via. L'urlo di dolore l'ho sentito stando con i piedi sotto il cartello: "pericolo di crollo". Prof l'ho immaginata correre afferrare due cose, due vestiti, due libri, uscire, respirare e in preda alla paura accorgersi che un boato le ha Infranto sogni promesse e risparmi di una vita. L'ho immaginata con il cuore in mano, guardarlo e sapere che questo dolore non si puo' più colmare. Questo mi ha fatto male. Le ho scattate due foto, ma mi è sembrato proprio di invadere la sua intimità, quella che ha vissuto fino a una settimana fa e per questo non le mostrerò. Il tavolo, il parquet, il materasso ora sono fuori.
Sono sotto un cielo ingiusto che in poche ore ha lanciato in terra l'acqua di un intera stagione. E' finito tutto sotto le cicatrici della terra stupidamente gia' arida e spaccata a metà. C'è un salotto.Quello che l'ha fatta sentire protetto in giorni di stanchezza. Credo che lei abbia amato quel posto più di tante cose. L'ho intuito sa! Un campo di orzo ancora verde si è spezzato, trasformando una famiglia In una catasta informe di nostalgia. C'è una tendina bianca che sarà stata spostata tante volte al leggero suono di ospiti in arrivo. C'è un pavimento sotto sopra in cui probabilmente piedi scalzi avranno battuto orme e favole. Solco con l'immaginazione il pavimento. Tremo io. Prof. Non so cosa prova oggi. Anche io ho scelto di vivere in campagna sa !qui dove le stelle ti sembrano molto più belle e dove l'aria rigenera polmoni e cervello. So cosa si prova quando la fuori nel mondo tutto corre troppo di fretta e noi amanti della campagna, del bello, abbiamo la fortuna di avere il nostro cielo a cui affidare i piaceri o i turbamenti.
Prof ha visto che cielo blu? Certo che l'ha visto ! E quando guardi fuori e vedi il tuo giardino? E il tuo orto? E quando senti il profumo delle rose? E quando avverti le fatiche messe per...? Si! Sono certa che lei sa di come ci si sente eternamente gratificati e di come poi non ci si accontenta di meno. Ci sono andata per dirle che in un mondo parallelo se domani avrà bisogno di un passaggio potrà chiamarmi. Io no. Non credo tornerò. Pero' preghero' affinchè lei invece possa tornare dove non ci sarà più un cimitero di ricordi, ma un nuovo inizio. Le auguro con il cuore che tutto torni ad essere di nuovo. Casa".