Rocca San Casciano, il caso della colonia felina: "Chiedo uno spostamento, non la rimozione"
Recita la risposta a Simonetta Forganti in merito al caso della colonia felina di via Del Buginello: "Ha ragione, non sono informato, non ho i carteggi, non sono la signora che lei dice che sta eseguendo lavori e non sono neanche un residente del paese, pertanto le pongo queste domande perché domandare è lecito e rispondere è cortesia: qual'è il reale motivo ostativo lo spostamento di 20 metri della colonia felina? Se parliamo di benessere degli animali, cosa cambia portar loro da mangiare, visto che sono gatti randagi, poco più verso l'argine del fiume dato che oltretutto hanno sempre mangiato li? Se non erro i gatti mangiavano in un'altra zona, non antistante ad alcun immobile. Oechè posizionarla proprio lì? Forse perché in quell'immobile non risideva nessuno? Ipotizzo. Le foto sono state fatte così come si trovava la zona che ho visto. L'odore di urina evidentemente non umana, purtroppo non era postabile. Mi complimento con l'associazione per il bel lavoro che fa. Sarebbe altrettanto bello, scopro da Lei, accontentare anche chi, umano, chiede solo uno spostamento, non una rimozione della colonia che fa del bene agli animali e alle persone. Cordialmente".
LA RISPOSTA DI SIMONETTA FORGANTI nella pagina successiva
Risponde Forganti: "Con cortesia ed anche con infinita pazienza le rispondo, caro anonimo. La sua risposta denota un lettura superficiale di quanto ho scritto. Innanzitutto due cose: perché non si qualifica? Facile trincerarsi dietro l’anonimato. Poi perché si preoccupa tanto di questa colonia? Sono gattara, non stupida. Se non è residente, il ridente paese può sopravvivere anche senza le sue polemiche… Comunque le rispondo nuovamente. La colonia non si può e non si deve spostare. Lo dice la legge e non è che si possa contravvenire alla legge per accontentare una persona insofferente e….non residente. Si legga la L.R. 27/2000, facilmente consultabile su internet, all’art. 2 e soprattutto recepisca correttamente l’art. 29 co.1. Lei è chiaramente disinformato. L’habitat dei gatti anche se “randagi” – cito lei – è stato creato da chi – e non siamo noi – ha cominciato a dar loro cibo nella piazzetta dell’Enel, e non come asserisce lei, che ripeto, non è neppure residente, verso l’argine del fiume. Noi abbiamo sanato ed al meglio una situazione già esistente e consolidata. Che l’immobile fosse o meno abitato per chi ha iniziato a nutrire i gatti evidentemente non era influente. Poi la colonia è su una proprietà dell’Enel non del proprietario dell’immobile. Poi lei che non è neppure residente di che cosa si preoccupa? Il proprietario dell’immobile si è forse lamentato con leI? Il fatto che i gatti siano come li definisce lei “randagi” non li priva di diritti, diritti che sono sanciti e tutelati dalle leggi. Leggi che puniscono anche chi maltratta i “randagi”. Le foto non documentano alcun degrado. Soprassiedo sull’odore di urina. Ribadisco comunque che la sua polemica è comunque sterile ed infondata. Si rassegni i gatti non si spostano. Oppure si rivolga lei all’Asl, al Sindaco, all’Ufficio Igiene….. noi non abbiamo problemi. E soprattutto abbiamo altre cose da fare che non perderci in inutili carteggi".