Anziano paziente "rimbalzato" tra medico di base e pronto soccorso, la protesta
Non sono il diretto interessato di questa segnalazione, che riguarda mio cognato, una persona malata di 84 anni che ha subito nell'ultimo decennio due gravi interventi chirurgici (asportazione di sarcoma maligno al muscolo ileo psoas sn + asportazione del rene sn + asportazione di parte della vescica urinaria. Dopo tale intervento non può più usare la gamba sinistra. Ha inoltre subito altro intervento chirurgico di emicolectomia per carcinoma del colon ascendente). Da qualche mese lamenta stanchezza estrema, pallore, debolezza severa. Un emocromo fatto in ottobre mostrava una lieve anemia (Hb 10 g%), però successivamente i sintomi si sono aggravati. Il medico curante si è limitato a somministrare ferro per bocca senza mai fare un dosaggio del ferro. Da due settimane è praticamente allettato perché non si regge in piedi.
Venerdì notte ritornando dal bagno con supporto ascellare, per l'astenia estrema è caduto a terra. Portati in P.S. è stato trattato come un semplice traumatizzato senza accertare le cause della caduta. E il pallore era molto evidente. Bastava fare un emocromo per capire la causa del malore. Dopo i controlli radiologici che non hanno mostrato lesione ossee il paziente è stato dimesso. Ha fatto un emocromo a casa che ha mostrato un importante stato di anemia (Hb 7,3 g Gr 2.800.000). Consultato il medico curante questo ha riconosciuto la serietà delle condizioni ma si è rifiutato di fare una base di ricovero in ospedale ma ha detto di portare il paziente in P.S. Non mi sembra un comportamento corretto né quello del medico curante né quello dei medici del P.S. Domani il paziente sarà inviato in P.S. Speriamo che non ci siano altre complicazioni in questo iter diagnostico terapeutico che è dir poco definire tortuoso è indice di malasanità.