"Dove sono gli spazi per i giovani?"
Riceviamo e pubblichiamo
"Come nel 2022 e nello stesso 2021, e ancora prima, la Piazza e l'intero Centro Storico soffrono di un'ingiustificabile mancanza: non esistono, nel quartiere più simbolico della città, delle strutture che consentano ai giovani di riunirsi, conoscersi e interagire fra di loro, gettando le basi per animare quella che viene descritta, seguendo la voce del malcontento, come "La Città morta". Risulta quindi ignobile che un punto di riferimento quale il Centro, che gode della frequenza di ragazzi e ragazze, donne e uomini provenienti dall'intera provincia, non disponga di spazi per realizzare circoli, bar o centri culturali per dar la possibilità ai giovani di star al caldo godendo della serata in compagnia.
Oggigiorno il tema è sempre più caldo: l'esperienza Covid-19 ha segnato indelebilmente le vite di ognuno, dando l'occasione per scorgere gli effetti impattanti sui giovani. Non mancano tuttora episodi in cui coloro che sono nella primavera della vita manchino di un'adeguata vicinanza e supporto da parte dei propri coetanei. Oltre a questo fatto, già di per sé preoccupante, sarebbe opportuno puntare la lente d'ingrandimento sul problema dell'emancipazione che sempre di più affligge quartieri periferici e interi paesi che si distendono per l'arco della provincia partendo da Bertinoro fino a toccare Portico e San Benedetto. In questi luoghi,già disconnessi a causa della mancanza di servizi di trasporto e privi di qualsiasi attrazione, la piaga si diffonde ancora più rapidamente che in qualsiasi altro ambiente, creando i giusti presupposti per i più giovani di ricorrere ad espedienti quali droghe ed alcol, pur di trovar lo svago che tanto si è cercato per un'intera settimana.
Nonostante la distanza che separa tali località da Forlì, i presupposti per recarvisi ci sono tutti: si crede, generalmente, che scendendo in Piazza ci sia l'opportunità per incontrarsi con facce nuove e trovar qualcosa di meglio da fare, che restare a casa. Questa credenza viene bloccata sul nascere, complice l'assenza di locali che assicurino un'integrazione propria a questi ragazzi e ragazze. Si assiste, invece,spesso e volentieri, a gruppi di giovani che vagano insicuri per una Piazza tanto deserta quanto fredda. Col passare del tempo si verifica quindi una contro-fuga, che allontana anche questi frequentatori dall'epicentro della cittadina, a causa dei motivi sopra citati.
Occorrerebbe che la situazione venisse posta sotto processo da chi di competenza. Non fanno voce in capitolo i 4,quattro, pubs che si dislocano per le strade del quartiere in questione. La mancanza di un locale, o più locali,accessibile, spazioso e fruibile anche per coloro che vengono da fuori sembra essere solo un'utopia al momento. L'unica arma di cui noi disponiamo è lamentarci di un'assenza grave e intollerabile, che troppo spesso passa inosservata. Mi auguro che con questa piccola segnalazione si riesca a puntare i riflettori su questo tema, sfortunatamente marginalizzato dalla moltitudine".
Alessandro Betti