Il dramma di un'agenzia viaggi: "Il turismo ripartirà, ma nel frattempo? Con la pazienza non si paga l'affitto"
Il settore turistico genera direttamente più del 5% del PIL nazionale (il 13% considerando anche il PIL generato indirettamente) e rappresenta oltre il 6% degli occupati. Il turismo è fatto da tante cose e persone sopratutto: ristoratori, albergatori, ma anche ambulanti delle fiere rionali, agenti dello spettacolo, guide turistiche e agenzie di viaggio che ad oggi non sono state nemmeno mai nominate. Capisco molto bene la situazione - non mi si fraintenda -, capisco che bisogna stare attenti, evitare al massimo il contatto e se possibile non spostarsi se non per necessità: ed eccolo qui il nodo cruciale.
Va bene noi non ci spostiamo, noi ci atteniamo ai vari provvedimenti (penso di poter parlare a nome di tutti i professionisti del settore) ma nel frattempo? Perché tutti ci ripetiamo “Andrà tutto bene”, “Ricominceremo a viaggiare”, “Torneremo più forti di prima” . Ma fino a quel momento? Come potremo sopravvivere? Avevamo riposto le speranze sull’Europa, ed i confini di molti Stati sono successivamente stati chiusi. Avevamo riposto le speranze nella nostra Italia, ma anche qui si cominciano a vedere le prime chiusure tra regioni. Ecco noi come possiamo ad oggi dire che laboreremo?
Ci saranno sempre quelli che sentenzieranno “I viaggi non sono indispensabili” e a questi mi sento di rispondere che ne sono certa anche io, ma è essenziale lavorare per godere: ed io non sto chiedendo che facciano ripartire il turismo perché sono conscia della situazione, sto chiedendo che la nostra categoria non venga ignorata e che quantomeno qualcuno si degni di ascoltarci, perché entro la fine dell’anno non avremo neanche più i soldi per pagare gli affitti, le bollette”. E se diranno “Sono stati previsti aiuti alla categoria” , rispondo “Esatto, previsti ma mai attuati”. Perché il Bonus Vacanza ha aiutato (ma anche indebitato) alcuni albergatori, non tutti. Perchè il fondo del MiTbac stanziato non sarà sufficiente nemmeno a coprire il 2% delle perdite, perché le imposte non sono state mai eliminate ma rinviate come se i soldi fossero improvvisamente apparsi. Perché gli affitti, le bollette sono stati pagati, perché fare un finanziamento agevolato dallo stato di 30mila euro non è la soluzione, perché io che non avevo debiti non ne voglio fare se non so come farò a ripagarli. Perché a chi dice di avere pazienza che tutto si risolverà chiedo se con la pazienza a fine mese potrò andare a comprare un pacco di pasta per mangiare.
Arianna - Giramondo Viaggi Forlì