La sopravvissuta del Vajont alla Scuola Media Orceoli di Forlì
Sabato 4 marzo dalle ore 11.00 alle 13.00 presso la Scuola Media Orceoli di Forlì (sede direzione in Via Lambertelli 12) avverrà la presentazione del progetto a cura degli alunni delle classi 2D, 2E, 1E dal titolo: "Vajont, 9 ottobre 1963: come si costruisce una catastrofe". L'idea di un progetto così delicato nasce dall'esigenza di insegnare alle nuove generazioni che per colpa e interessi economici, l'uomo può scatenare un vero e proprio "Scenario di guerra" in tempo di pace come fu quello del 9 ottobre del 1963 in cui alle 22.39, in soli tre minuti morirono, a causa della frana del Monte Toc nel lago del Vajont, circa 2000 persone. Il termine "Guerra" venne usato dai Vigili del Fuoco e dagli Alpini che furono i primi a soccorrere la valle del Piave. La diga che causò tale strage è ancora al suo posto e solamente dopo 50 anni sono arrivate almeno le scuse ufficiali del governo italiano. O
ggi il tema Vajont è tornato alla ribalta per la preoccupazione che possa ripetersi una situazione analoga nei territori terremotati del Centro Italia dove vi è la faglia di Campotosto con l'omonima diga. Sarà presente MICAELA COLETTI, residente a Longarone, ospite a Forlì per raccontare la sua storia del Vajont. Micaela fu infatti salvata sotto il fango nei primissimi istanti successivi al disastro; allora aveva solo 12 anni. Ospite anche l'alpino LUCIANO BANDINI di Villagrappa di Forlì, allora giovanissimo, che intervenne la mattina dopo l'ondata in soccorso della popolazione colpita. Le attività che stanno coinvolgendo 3 classi seconde della scuola media facente parte dell'IC 3 di Forlì hanno avuto inizio il 9 ottobre del 2016 in occasione del 53° anniversario della tragedia ed in questi mesi gli insegnanti della scuola hanno affrontato i vari argomenti caratterizzanti la storia. Nel mese di dicembre è avvenuto l'incontro con l'esperto Prof. Marco Susanna (coordinatore del progetto già attuato altre due volte nelle scuole forlivesi nel recente passato) che ha illustrato e spiegato a fondo agli alunni l'origine, gli errori e le cause del dramma accaduto. Successivamente i giovani studenti si recheranno a Longarone il 20 aprile in uscita didattica per visitare i luoghi della memoria in modo da comprendere in maniera definitiva e con i propri occhi le caratteristiche del territorio montano al confine tra le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il progetto è dedicato a Tiziana Olivoni, insegnante di Forlì in servizio presso la scuola media veneta (economia domestica) e deceduta a Longarone travolta dall'onda assassina, sarà presente all'incontro la sorella LUCIANA OLIVONI. Un'importante momento di crescita dei nostri ragazzi in una scuola che sta evolvendo e che ha soprattutto valore di riflessione per comprendere che l'uomo non può mai deridere la natura soprattutto quando di mezzo ci sono centinaia di vite umane.
MARCO SUSANNA