"Lunghe code e disagi per i lavori di riasfaltatura sulla Cervese"
Riceviamo e pubblichiamo: "Una settimana dopo la riapertura della Cervese, mi sono trovata questa mattina di fronte ad una situazione allucinante mentre andavo al lavoro. La provincia ha pensato che la settimana migliore per riasfaltare il tratto di strada di sua competenza fosse proprio questa settimana di luglio, molto trafficata. Tornando dal mare a Forlì per lavorare, mi sono trovata in una lunga fila con un'attesa interminabile che mi ha procurato pesanti ritardi. Mi chiedo perché non abbiano pensato di riaprire questa strada solo dopo aver completato questi lavori impegnativi. Qual è la logica dietro la pianificazione di questi lavori? Mantenerla chiusa per un'altra settimana non avrebbe causato danni, dato che tutti avevamo già memorizzato percorsi alternativi. Al contrario, è difficile accettare che la strada sia stata riaperta solo per fare le foto di rito e, dopo soli sette giorni, abbiamo subito ulteriori disagi a causa di rallentamenti estremi. Questo dimostra un'organizzazione alquanto discutibile da parte della provincia, che sembra non aver preso in considerazione l'effetto negativo di questa scelta sulla vita quotidiana di chi deve spostarsi per lavoro o per altre necessità. Mi rendo conto che pianificare i lavori stradali può essere una sfida complessa, con diverse variabili da considerare. Tuttavia, sarebbe auspicabile che le autorità coinvolte valutino attentamente l'impatto sui cittadini e cerchino di minimizzare i disagi, pianificando i lavori in periodi di minor affluenza o cercando soluzioni alternative per ridurre i rallentamenti. Quindi “Complimenti per l'ottima organizzazione” della provincia, che sicuramente ha seguito criteri molto logici".