Una mamma delusa: "Spesi milioni di euro per la scuola e ci si ritrova schiavi degli orari senza servizi"
Riceviamo da una lettrice e pubblichiamo:
"Sono la mamma di una bambina di dieci anni che a gennaio affronterà l'iscrizione allla scuola media. La nostra scuola di bacino è l'istituto Camelia Matatia di San Martino in Strada, inaugurato all'inizio di quest'anno dopo anni di lavori di ampliamento che hanno richiesto si tempo, ma anche l'investimento di milioni di euro. La dirigente nella riunione di ieri (venerdì 2 dicembre), senza preavviso e senza coinvolgere i genitori, ci comunica che dal prossimo anno non sarà più possibile scegliere l'orario ma per tutte le classi ne sarà applicato uno unico che prevede l'uscita alle 14 .00 e il sabato a casa. Trovo vergognoso che in una società moderna, dove spesso entrambi i genitori lavorano tutto il giorno, come nel nostro caso, e con una pausa pranzo ridotta, non abbiamo la possibilità di scegliere cosa è meglio per la nostra famiglia, costringendo nostra figlia a pranzare tutti i giorni da sola e togliendoci anche la possibilità di passare insieme quell'unica ora di stacco lavorativo. Certo ora la dirigente ci dice che possiamo anche scegliere un'altra scuola, e potremmo anche farlo, sicuramente a discapito della comodità visto che la scuola si trova a due passi da casa, ma tutti i genitori sanno che entrare in una scuola diversa da quella di bacino non è proprio così semplice. Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per il futuro per tutte le istituzioni scolastiche e non solo. Da una mamma delusa".