Multata perché sorpresa in bicicletta sotto i portici: "Ma ero appena partita"
Recita la segnalazione:
Con la presente intendo riportare un episodio accadutomi qualche giorno in fa in Piazza Saffi a Forlì. All’uscita da un negozio ubicato nella suddetta piazza, sotto i portici, apro la serratura della mia bicicletta e decido di andare verso la carreggiata. Davanti al negozio sono presenti tavoli di un’attività commerciale e nel portico a fianco una panchina con altri cittadini seduti, quindi decido di mettermi in sella alla mia bicicletta e uscire dal successivo portico. Non avevo neanche fatto 2 e sottolineo 2 pedalate che vengo bloccata da 3 agenti della polizia locale che mi fermano e mi fanno una multa poiché non si può andare in bicicletta sotto i portici. Onestamente in imbarazzo, provo a spiegare quanto sopra riportato e sottolineo che ero appena partita e mi stavo dirigendo verso la prima uscita utile. Non c’è stata ragione e non c’è stato quello che si chiama buon senso.
Non un cenno precedente, non una parola di avviso, solo uno stop e una multa, che ho già pagato. La situazione che mi ha lasciato perplessa e come me ha lasciato perplessi i cittadini radunati intorno, è stata da me contestata in maniera assolutamente civile. Dei 3 funzionari di polizia locale 2 mi hanno spiegato la loro posizione di esecutori di legge, con i quali ho discusso in maniera civile, mentre il loro superiore è stato molto arrogante. Ci si chiede di rispettare le regole di buona civiltà, ma se a dare il cattivo esempio per prime sono le forze dell’ordine? Prima di pretendere, si dovrebbe mettere in campo gente rispettosa della divisa che porta, perché per quanto si possa stimare il prezioso lavoro di tanti funzionari e lavoratori di ogni grado delle forze dell’ordine (cosa che per prima io stessa faccio), quando accadono questi episodi non resta che chiedersi come mai un accanimento avviene sempre nei confronti delle categorie che non possono che incassare le parole ricevute e pagare.