La neve vissuta da chi ha operato notte e giorno sulle strade. "E c'è chi ha imprecato contro"
Riceviamo e pubblichiamo
"L’operatore neve è molto spesso un agricoltore che abita nel territorio montano e che con il suo trattore equipaggiato con lama spartineve e spargisale fa trovare le strade pulite al mattino, perché è importante che siano libere per permettere agli scuolabus di portare gli studenti a scuola, di far andare al lavoro gli operai e gli impiegati. Per questo lavora di notte sotto la bufera anche senza interruzione, non dorme, mangia un panino mentre guida il suo mezzo perché sa che non è concessa la minima distrazione. L’operatore neve deve mantenere lucidità ed attenzione nonostante la stanchezza, aiuta gli automobilisti che si avventurano impreparati, gli anziani in difficoltà, cerca in tutti i modi di non chiudere passi carrai o cancelli, se lo fa è solo involontariamente (dove se la dovrebbe mettere altrimenti la neve?) e chiede solo di non ricevere insulti o lamentele.
L’operatore neve è quella persona che di notte mentre tutti sono a letto e al calduccio si trova a montare catene o a riparare mezzi sotto la neve bagnato fradicio. L’operatore neve è una persona molto spesso sotto pressione e consapevole del carico di responsabilità. Chiede solo di essere trattato con gentilezza, educazione e rispetto perché è una persona stanca, che per garantire il bene comune è in piedi da tante ore. Uno degli operatori neve ,che ha lavorato nel week end, ha raccontato di essere passato davanti ad uno dei tanti cancelli che si trovano lungo la strada da aprire, una signora è uscita di corsa da casa gesticolando, pensava che volesse salutarlo e congratularsi con lui, ha rallentato, si è girato verso di lei ma poi si è reso conto che invece stava imprecando contro di lui perché un po di neve era finita sul suo cancello. Perché ognuno pensa egoisticamente al proprio orticello invece di mettersi nei panni dell' operatore neve".