Parchetto o parcheggio? Protesta per giardino Ugo La Malfa a Forlimpopoli
Da parchetto a parcheggio... Giardino Ugo La Malfa. Non è un luogo degradato. Si tratta della prima area verde del comune, risalente agli anni 60. Dedicata a uno dei più visionari politici della nostra repubblica. Nonostante ciò, si potrebbe pensare a una sua ristrutturazione: specie idonee che andassero a integrare alberi un po’ invecchiati, collegandolo con l'ex asilo Rosetti e il suo parco, migliorando piste ciclabili e viabilità generale. Anche perché la vicinanza al centro storico ne fa una superficie importante per mitigare temperature estreme, sempre più pressanti, in una zona che di asfaltocemento non è certo povera. Invece, quale brillante idea viene partorita? (s’immagina dopo lunga gestazione): qualcuno decide che un’ampia fascia del giardino possa diventare un parcheggio. Sì, un parcheggio! Dove le auto, all’ombra degli alberi, mordono la terra nuda, rendendola sterile e non più adatta ad ospitare la vita! Pensiamo non sia mai accaduto che un’area verde fosse ridimensionata per far posto a un parcheggio...In particolare, dove i posti macchina non mancano di certo, dati i luoghi deputati, adiacenti la torre dell’acquedotto, la stessa via La Malfa e tutto il lato sinistro di Via Turati. Senza dimenticare il deposito custodito dei mezzi comunali. Come non parlare del rilevante impatto diseducativo di questa scelta, che ancora promuove la costosa e inquinante automobile al posto della mobilità sostenibile. Nonostante approfondite analisi, non riusciamo a trovare alcuna motivazione razionale per questa scelta. Siamo convinti che la sensibilità dell’amministrazione artusiana, culminata nella dichiarazione di “stato di emergenza climatica e ambientale”, con l’impegno a “Piantare nuovi alberi, incrementando ulteriormente il verde pubblico”, veda nel ripristino della superficie originale del giardino la sua naturale e ovvia conseguenza
Gruppo Sensibile Forlimpopoli