Parco della Resistenza, un cittadino: "Ingresso potato in modo orripilante" - FOTO
PARCO DELLA RESISTENZA: ultimo atto. Perché? E così tutto il fronte della siepe dell'ingresso al parco da viale Spazzoli è stato spietatamente e brutalmente potato in modo orripilante. La siepe è formata da Lauroceraso, un arbusto vigoroso e resistente, sempreverde, con vegetazione fitta e compatta.
E' doveroso dare queste brevi caratteristiche della pianta per comprendere il suo utilizzo proprio nelle zone perimetrali di aree che si intendono proteggere, in quanto resistenti a parassiti, al freddo, all'umidità, al caldo, ricche di fogliame e hanno un aspetto decisamente gradevole. Ciò che mi ha colpito, e sono qui proprio per questo motivo, è che solo questa parte di siepe, il solo tratto su viale Spazzoli, quello che richiede più protezione al pulviscolo, polveri sottili, inquinanti,…, prodotte e provenienti dalla strada, ha subito una tale "castratura". Tutte le restanti siepi perimetrali, sempre di Lauroceraso, attigue ad abitazioni, sono state potate a dovere, rispettando le norme in altezza (se ben ricordo 2,5 metri) e distanza che regolano le siepi fra confinanti. Preciso che proprio e solo questo tratto di siepe, è libero da vincoli di altezza e distanza, quindi, volendolo, poteva e potrebbe arrivare anche a maggiore altezza, nonostante ciò è stato raso all'altezza della recinzione. BOH! A chi mi sono rivolto per delucidazioni, ho ricevuto stessa risposta: "secondo disposizioni ricevute dal responsabile comunale del giardino". Allora, a questa persona chiedo: "Perché ?". Ora questa orribile "finestra" aperta sul Parco, proprio nella zona giochi e più intensamente frequentata da bambini, oltre rendere sgradevole e triste il suo aspetto, non svolge più la sua funzione decorativa, protettiva e antiacustica. Il tempo, ma non in breve, rimedierà. Lo spero! A proposito: mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa l'Arpae, che ha posizionato una centralina per il monitoraggio dell'aria all'interno del giardino, proprio in prossimità dell'ingresso.
Certamente l'aver diradato rami e fogliame della siepe consente a chi transita lungo il marciapiede di vedere l'interno del giardino, ma non credo che esiga di tale "pubblicità". Mi piacerebbe incontrare per un cordiale scambio di vedute chi ha impartito questa disposizione, propongo presso il "Chiosco dei Giardini", anche per un caffè. Pronto a scusarmi in caso di risposta convincente al mio "Perché?".
Bruno R. (residente in via Zanchini)