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Posti di polizia sguarniti negli ospedale, allarme aggressioni nei pronto soccorsi

Sono innumerevoli aggressioni che ormai quasi quotidianamente ci vengono riproposte dalla TV e dai vari quotidiani, che coinvolgono le Guardie Giurate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Sono innumerevoli aggressioni che ormai quasi quotidianamente ci vengono riproposte dalla TV e dai vari quotidiani, che coinvolgono le Guardie Giurate nello svolgimento del loro servizio, nei vari ospedali e pronto soccorso. Quanto è accaduto ultimamente dimostra ancora una volta, che le istituzioni dovrebbero intervenire al più presto, ripristinando quanto prima i presidi permanenti delle Forze di Polizia, all’interno degli ospedali. Fino a qualche anno fa negli ospedali si poteva contare sulla presenza fissa di un presidio di polizia nell’arco di tutta la giornata, oggi in alcune realtà a malapena si riesce a garantire la fascia dalle 8 alle 20 lasciando così scoperte quelle ore nelle quali si registrano maggiori casi di aggressione. Sappiamo benissimo che non c’è alcuna legge, né tanto meno esistono obblighi normativi per cui sia prevista la presenza di un presidio di polizia nei pronti soccorsi. Le forze dell’ordine, dunque, non devono garantire la sorveglianza negli ospedali attraverso un drappello che, a dispetto di ciò che molti credono, adempie a un altro tipo di funzione. Il presidio di polizia è nato tra le mura ospedaliere per trasmettere i referti alle autorità giudiziarie, la sua vocazione era esclusivamente favorire il prima possibile la comunicazione di atti e documenti.

La necessità è quella di non sottovalutare il problema e riconsiderare la presenza di operatori di polizia, in modo che i presidi ospedalieri tornino ad essere luoghi dove ci si possa curare e lavorare in sicurezza. Non dimentichiamo i nostri caduti, Francesco Della Corte è l’ultima delle 24 Guardie Giurate uccise tra 2001 e il 2018, aggredito a colpi di bastone il 3 marzo 2018 mentre stava chiudendo la stazione della metropolitana di Piscinola, a Napoli. Gli aggressori, tre minorenni, volevano sottrargli l’arma di servizio. Ribadiamo che le Guardie Giurate sono addette, ai sensi degli art. 133 e 134 TULPS, “alla vigilanza o custodia delle proprietà mobiliari od immobiliari”. Con il D.M. 85/99 erano state aggiunte delle funzioni, relativamente ai controlli di sicurezza affidabili in concessione (ai privati) negli aeroporti, è con il D.M. 154, tuttavia, che i compiti delle G.P.G. si estendono in maniera davvero ampia. In buona sostanza, se si volessero definire i compiti attuali delle Guardie Giurate, si dovrebbe affermare che le stesse, generalmente, sono: “addette, alla vigilanza dei beni mobili e immobili del proprio datore di lavoro (art. 133 TULPS) o altrui (art. 134 TULPS) e a tutte quelle altre attività di sicurezza, in cui non sono richieste pubbliche potestà” cosi come ricordato dai D.M. 85/99 e 154/09. Se vogliamo dirla tutta, l’ordine pubblico spetta alle FF.OO., non è di competenza delle Guardie Giurate, come spesso e volentieri viene ribadito da più parti. Le Guardie Giurate attendono da decenni di avere uno status giuridico appropriato per lo svolgimento del loro servizio in sicurezza e con maggiori tutele.

Sifrido Mancin

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