"Green pass con tampone rapido entro le 48 ore? Impossibile se poi la farmacia non eroga il servizio nei tempi corretti"
Recita la segnalazione di un cittadino
Interpretando in pieno l'invito a viaggiare in sicurezza secondo le norme europee, in vista di una partenza sabato 3 luglio mi sono premunito del regolare "green pass" mio e di mia moglie, sebbene non obbligatorio per il viaggio che sto per intraprendere. Ottenerlo, devo dire, è stato facile e immediato, grazie all'app IO, per cui questa volta il Ministero della Salute è stato di parola: un servizio rapido ed efficiente. La stessa cosa però non si può dire di quello erogato dalle farmacie comunali di Forlì. Da diversi giorni sto tentando, invano, di prenotare un tampone rapido presso una farmacia comunale per mia figlia di età inferiore ai 12 anni, non vaccinabile e quindi l'unico modo per farla viaggiare con noi in regola al 100% è il tampone negativo entro le 48 ore precedenti, come da provvedimenti di legge ormai già annunciati e trasformati in decreto. Dopo vari rinvii nei giorni scorsi anche stamattina (lunedì) mi è stato detto che è impossibile prenotare oggi un tampone per venerdì, cioè tra 5 giorni, per non meglio precisati problemi coi turni degli infermieri che attuano il servizio, inoltre mi è stato detto che è un problema di tutte le farmacie comunali e quindi non serve rivolgermi ad altre strutture comunali. Per cui al momento il principale erogatore del servizio di tamponi rapidi a Forlì, quello di più immediato accesso e visibile con i suoi gazebo fuori dalle farmacie, all'inizio della settimana non è in grado di garantire la documentazione sanitaria necessaria per un Green Pass da utilizzare alla fine della stessa settimana.
Mi sembra una grave mancanza, anzitutto perché tali tamponi hanno un valore molto forte per garantire una serie di diritti individuali, in secondo luogo perché sono necessari per una giusta normativa che li rende validi per appena 48 ore e quindi un giorno in più o un giorno in meno influiscono eccome, infine perché tale servizio viene erogato per effetto di convenzioni con la Regione e vanno garantiti degli standard di servizio. Come nel caso di mia figlia, poi, la Regione Emilia-Romagna riconosce la gratuità ai minori e alle loro famiglie proprio perché ritiene prioritario il monitoraggio degli studenti. Tutte le leggi di prevenzione sugli spostamenti vengono vanificati se poi non viene erogato il servizio, per altro da parte di una struttura che è di proprietà "comunale", per cui dovrebbe porre particolare attenzione all'erogazione di documentazione sanitaria necessaria per obblighi di legge, in quanto non sto comprando un cosmetico che pure abbondano nelle farmacie ma un servizio reso obbligatorio dalla normativa. Chiedo quindi che l'Ausl Romagna, se le farmacie comunali non sono in grado di garantire l'erogazioni di tamponi validi in tempi certi, di ampliare i soggetti che erogano il servizio oppure aprire il punto tamponi del Palafiera anche al servizio di tamponi rapidi a libero mercato. E' un po' come rendere obbligatorio un passaporto che vale 48 ore, ma la tabaccheria, per organizzazione sua, non ti dice lunedì se è in grado di erogarti una marca da bollo per quel passaporto il venerdì.