"Sexy shop nel contesto cittadino dei luoghi della cultura è in distonia con ciò che gli sta attorno"
Recita la segnalazione di Elena: "Fa bene il sig. Zanetti ad utilizzare la polemica su un sexy shop per pubblicizzare la Uarr che infatti mi risulta essere sempre chiusa e deserta. Forse le pruderie di chi legge richiameranno utenza anche nella sua sede produttrice di cultura. Per scomodare le Sacre Scritture, come ha fatto lui, gli domando: non è che ha guardato la pagliuzza negli occhi degli altri per evitare di vedere la trave nei suoi? Ma chi ha mai posto un problema morale? Ma chi gli ha mai detto che chi protesta lo fa per decidere cosa deve o non deve succedere tra le lenzuola del prossimo? Io non amo i manganelli predappiesi ma non per questo utilizzo a scopi politici la mia protesta. Quando vedo i pullman pieni di turisti in visita alle straordinarie mostre del San Domenico sono orgogliosa e felice perché questa città ha fatto un grande passo verso la bellezza, l'armonia: concetti primordiali classici che appartengono a tutti".
"Quando vengo a sapere che i soldi dei cittadini europei vengono spesi per la ristrutturazione del Santarelli nel compimento di un progetto culturale, ritengo sia un altro grande passo perché potrà dare un'alternativa al tempo passato esclusivamente sui social, sui cellulari, nelle sale giochi. Le psichedeliche luci fuxia di un volgare (e lo vedrete quanto è volgare!!) e inopportuno sexy shop in un tale contesto cittadino sono in distonia con ciò che gli sta attorno, con le intenzioni di creare una spazio alternativo verso la conoscenza, la gioia della cultura moderna, classica, agnostica o religiosa che sia. Verso la bellezza! Venga pure il Sig. Zanetti tra le nostre lenzuola! Potremmo stupirla perché siamo cresciuti ammirando i nudi di Prassitele ed il suo "caldo benvenuto" potrebbe non essere alla nostra altezza!"