Voucher centri estivi, la protesta: "Chi lavora per arrivare a fine mese ora non sa dove mettere i bambini"
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Scrivo a nome mio come mamma di 2 ragazzine, ma anche come amica di tante altre donne, e sopratutto come sorella di una donna vedova ormai da quasi 2 anni, che cerca di districarsi fra il lavoro, tirando avanti un'attività commerciale, e 2 figli ancora troppo piccoli per essere lasciati da soli. Ma questi voucher centri estivi negati anche a lei a chi sono serviti, a chi sono stati dati? A chi percepisce un reddito di cittadinanza, è disoccupato, ma non vuole tenere i figli a casa? Mentre chi lavora per arrivare a fine mese ora non sa dove mettere i bambini. Perché un centro estivo ormai costa più di 100 euro a settimana, perché l'estate dei bambini dura 3 mesi, perché i nonni, per chi ha la fortuna di averli, ormai sono allo stremo delle forze. Non voglio scendere in banalità o diventare cattiva, ma credo qualcosa si potesse fare, perché questo è un problema che si presenta ogni anno, non un'emergenza dell'ultimo momento. Non si poteva pensare di rimborsare magari un 50% degli importi e raggiungere così molte più famiglie?? Non si poteva spendere qualcosa in meno nelle bellissime luminarie natalizie?Non è certo mio compito cercare una soluzione, ma mio compito condividere il pensiero e lo stato di delusione, stanchezza e amarezza di tante mamme come me.