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Acqua: una guida per farne buon uso

La regione redige un utile vademecum per insegnarci a non sprecare uno dei beni naturali più preziosi che abbiamo

Tanto comune quanto preziosa, la molecola dell’acqua è del tutto imprescindibile per la vita umana. Se è vero che la il pianeta Terra è ricoperto da acqua per oltre il 70% (per un volume totale di questa sostanza di circa 1,4 miliardi di km cubi), è però altrettanto vero che è molto esigua la percentuale di questo liquido di cui possiamo disporre per la nostra vita. Solo il 2,5% del volume totale è dolce: il 70% di questa percentuale è rappresentata da ghiaccio e neve sui poli, il 30% da acque sotterranee, solo lo 0,3% da laghi e fiumi, il che significa che solo meno dell’1% di tutte le risorse di acqua dolce è utile agli ecosistemi.

Sono dati che dovrebbero istantaneamente farci capire il livello di preziosità della materia. Proprio a partire da questo assunto è nata ed è ora appena stata aggiornata (è disponibile online sul portale dedicato all’ambiente della nostra Regione) la guida E-R Ambiente dedicata all’acqua, un breve ma utilissimo compendio che con eloquenti numeri sulla sostanza, fa il punto sulla sua salute e offre importanti consigli per non sprecarla e utilizzarla in maniera razionale.

Citando i più recenti dati della World Health Organization e dell’Unicef, la guida racconta che un abitante del mondo su 9, cioè 783 milioni di persone, non ha accesso a risorse sicure di acqua e 2 miliardi e mezzo di persone non hanno accesso a servizi igienici.

Secondo l’UNEP la riduzione della disponibilità di acqua è prevista in aumento del 50% entro il 2025 nei paesi in via di sviluppo e del 18% nei paesi sviluppati. Secondo l’Onu ogni persona ha bisogno di almeno 20 litri di acqua al giorno per assicurare i suoi bisogni di base e occorrono dai 2.000 ai 5.000 litri di acqua per produrre il cibo necessario ogni giorno a ciascuna persona. Per il World Water Assessment Programme circa il 70% dell’acqua dolce attualmente è utilizzato per l’irrigazione in agricoltura, il 20% per scopi industriali e solo il 10% è destinato all’uso domestico.

Ancora, fa pensare, per esempio, che la crisi legata all’acqua e alle fognature produca attraverso le malattie più vittime della guerra o che una nostra doccia di 5 minuti consumi più acqua di quella mediamente utilizzata in un intero giorno da una persona in un Paese in via di sviluppo o che ammontano a circa 200 milioni le ore impiegate ogni giorno nel mondo per raccogliere e trasportare acqua potabile nelle proprie abitazioni.

Se davvero prendiamo consapevolezza di questo, allora saranno ancora più preziosi i consigli e gli accorgimenti per consumare meno acqua possibile. Come spiega la guida, per una gestione idrica sostenibile è innanzitutto fondamentale il binomio “tecnologia e comportamento”, ovvero, da un lato, sviluppare e diffondere abitudini e comportamenti che riducano lo spreco dell’acqua, dall’altro, introdurre e adottare accorgimenti tecnologici che consentano un minore utilizzo dell’acqua e il riuso e riciclo della stessa.

In questo senso vanno quindi i consigli su accorgimenti e comportamenti tecnologici per risparmiare acqua: dalle abitudini igieniche ai controlli e alla manutenzione degli impianti, dall’uso responsabile di WC e rubinetti a quello di bagno, doccia ed elettrodomestici, con utili informazioni che incentivano molto un comportamento virtuoso.

La guida prosegue, quindi, elencando i principi del cosiddetto “Water Efficient Gardening”, l’abilità di risparmiare acqua in giardino, ai quali seguono consigli pragmatici per realizzare in proprio un giardino efficiente dal punto di vista idrico.
 
Perché il comportamento attento di ciascuno porti frutto, a questo punto ci vuole l’impegno, ma un’attenta lettura della guida della regione è un punto di partenza ottimo per un approccio quanto meno consapevole.

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