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Brutta Fulgor all'ultimo sorride Ostuni

Lezione d'umiltà e tattica per la FulgorLibertas che si piega all'ultimo secondo all'Assi Ostuni. Finisce 79-80 con il ferro che nega a Easley il cesto di una vittoria che, per quanto visto, sarebbe suonata immeritata.

Quasi sempre all'inseguimento, Forlì ha patito un approccio supponente al match (29 i punti subiti nel primo quarto rispetto ai 30 negli ultimi 20'), la pochezza degli italiani (appena 10 i punti realizzati sui 79) e una pessima gestione difensiva degli ultimi due minuti. Su tutti grida vendetta l'aver permesso a Jurevicius prima e Koblucar poi, di giocar palla e far canestro compreso quello del sorpasso decisivo, senza spender fallo negli ultimi 37” di gara. Un suicidio frutto della mancata esecuzione dei biancorossi del piano dato da coach Vucinic.

Primo quarto - S'era detto in fase di presentazione: occhio, Ostuni non è un materasso. E così è. Da subito. Soprattutto laddove Forlì è più debole - ovvero sotto il cesto e in difesa sulle penetrazioni – i ragazzi di Marcelletti pestano duro. Diliegro fa il suo (8 punti) ma sono i piccoli dell'Assi, il furetto Johnson, il pretoriano Jurevicius e il neo arrivato Koblucar (MVP con 26 punti) a punire una Fulgor pasticciona: dopo 2' è 0-7, al 3'15” è 2-14. Mentre Campani è in imbarazzo davanti a tutti i pari ruolo compreso l'ex Ozzano Basei, e Casoli non è meglio, da sufficienza piena sono i soli colored Freeman e Easley. Il tandem tenta di ricucire il gap ma è la difesa romagnola a tremare di fronte alle maggiore intensità e quadratura di Ostuni. Il 10' va in cassaforte sul 17 a 29 per l'Assi, con – dato significativo... – appena 3 punti degli extra-Usa di Forlì.

Fulgor ko contro Ostuni

Secondo quarto - Easley con uno schiaccione al volo (19-31, 11'30”) fa esplodere i tifosi romagnoli, riaccendendo le speranze ma la FulgorLibertas non è in feeling. Uno stato semi-comatoso che risulta palese dal fatto che a un lampo di talento di Freeman (5 punti: schiacciata e bomba in transizione veloce per il 28-35, 14') non segue un'impennata romagnola. Anzi, Marino insacca la tripla (28-40) così lo “spread” tra le quotazioni dei contendenti non varia. Ed è tutto pro Ostuni che gioca più “facile”, attacca sistematicamente l'uomo (ancora con Jurevicius e Koblucar) e pressa stretto Freeman. Le percentuali dalla distanza non premiano i galletti ma a stonare è il fatto, inedito per le squadre di Vucinic, che in campo ci sia una squadra Ostuni mentre dall'altra parte giocano cinque solisti. Si va al riposo sotto solo di 11 punti, 38-49, ed è grasso che cola.

Terzo quarto - Ripresa con nessuna novità tecnica per Forlì (ci si aspettava un po' di zona e pressing); in ogni caso, la sosta, pare sortire benefici effetti. La difesa macina e in attacco Nardi finalmente mostra d'esser “mentalizzato”. Il recupero è lento ma inesorabile, frutto del calo fisico di Ostuni e della pesante situazione falli del quintetto gialloblu ma anche del mattoncino di punti di Luca Campani e Shawn Huff. Dopo un tira-e-molla durato 5 minuti alimentato dal neo acquisto Klobucar (sue due triple che smorzano l'entusiasmo romagnolo) una tripla di Nardi poi un bel cesto dalla media di Freeman suggellano il pareggio (62-62) che sa di liberazione. Gli scambi finali di quarto sono ancora sotto la luna di Koblucar e l'Assi mantiene la testa avanti: 64-67.

Quarto quarto - Prosegue l'arrembaggio forlivese e sulle ali di Freeman e Huff al 34' si può finalmente appuntare il primo agognato strappo forlivese: 72-69. Il tuono dei 3.000 del PalaFiera però non spaventa il pretoriano Jurevicius che lima il divario (72-71) e soprattutto lancia un bengala in cielo con un messaggio ben chiaro: sarà dura, Ostuni non molla. E non mollano i pugliesi nonostante il quinto fallo di Diliegro. Poco male: c'è Basei che insacca il nuovo +1 ospite (72-73, 26'30”) poi Jurevicius a punire uno 0/2 dalla lunetta di Easley con la bomba del 72-75 (37'30”). Freeman non ci sta e riporta i biancorossi avanti: 76-75. Mancano 90” esatti. Secondi che parrebbero mettersi bene con Huff a inchiodare la tripla del +4, 79-75 a 50” ma ecco la prima delle due oscenità difensive di cui sopra: Jurevicius la spara da otto metri ed è, 79-78 (37”). Nardi palla in mano cicca la tripla e sul rimbalzo Huff non la trattiene. 17” e palla in mano a Ostuni che – seconda oscenità – monetizza insaccando comodamente un bel sottomano del 79-80. Stavolta il pallino è di Forlì con 7” da giocare. Sulla rimessa la palla finisce a Easley che attacca il ferro impastandosi contro il muro gialloblu. Festeggia con merito Ostuni.

 

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