rotate-mobile
Sport

Unieuro, Ndoja si confessa: "Non sono ancora al 100%. Niente regali a San Severo"

Il "gladiatore" albanese conosce già il coach di San Severo Damiano Cagnazzo: "So come allena e so come giocano le sue squadre"

Tra i migliori nella vittoriosa trasferta di Montichiari contro Orzinuovi ed autore di 11 punti, Klaudio Ndoja ha espresso a ForlìToday tutta la sua carica e voglia di continuare a lavorare per "trovare continuità" e guarire definitivamente dall’infortunio al collo accusato quest’estate che ancora lo infastidisce. Il "gladiatore" albanese conosce già il coach di San Severo Damiano Cagnazzo: "So come allena e so come giocano le sue squadre", e chissà che i suoi consigli non possano tornare utili alla squadra biancorossa che domenica cercherà di ottenere il primo successo all’Unieuro Arena contro la formazione pugliese.

Qual è l’aspetto della vittoria di sabato sera contro Orzinuovi che più ti rende soddisfatto?
"La vittoria in sé prima di tutto, perché era importante dopo aver gettato una partita in casa come quella contro Ravenna ‘riprendere il filo del discorso’. Poi la difesa nel secondo tempo dove ha concesso 25 punti in 20’; quello che dovevamo fare noi, come è stata impostata la nostra squadra, la nostra forza deve essere quella".

Qualcosa in cui dovete ancora migliorare?
"Farlo per 40 minuti, nel senso che nei primi due quarti abbiamo concesso 42 punti e nei secondi due 25. Stiamo lavorando per trovare continuità, ma è difficile trovarla alla seconda giornata di campionato. Ci vuole tempo e siamo qui per questo".

Ad oggi, l’infortunio al collo di inizio stagione è completamente superato? Ti senti al 100% della condizione?
"No, purtroppo non sono al 100%. Sono in via di guarigione. Sto continuando a far terapie tutti i giorni. Miglioro, ma è una cosa abbastanza lunga. Per il momento va bene così, nel senso che riesco a giocarci sopra. Ci vorranno altre 2-3 settimane per essere guarito del tutto".

Stai riscontrando qualche somiglianza tra l’ambiente di Forlì e quello di Tortona?
"Onestamente no, sono due ambienti completamente diversi".

Pensi che tra le 14 squadre del girone ce ne sia qualcuna che sorprenderà tutti a fine stagione e renderà ben oltre le aspettative iniziali?
"Ogni anno c’è una sorpresa. Per il momento sta andando molto bene Ravenna, però in questo girone la candidata numero uno per poter ambire ad un posto dei due in Serie A sicuramente è Verona. Hanno qualcosa in più degli altri, loro secondo me sono la squadra più forte e se devo scegliere una sorpresa adesso, dico Ravenna".

Domenica arriva San Severo: conosci già qualcosa di questa squadra attualmente a punteggio pieno?
"Sono una neopromossa con due stranieri che conosco bene perché li ho visti a Cremona e a Pistoia, Demps e Kennedy. Offensivamente fuori categoria, hanno un allenatore che conosco per vie traverse e perché è stato a Jesi dove io ho giocato. So come allena e so come giocano le sue squadre, però dobbiamo concentrarci in questo momento più sulle cose che dobbiamo migliorare noi piuttosto che sull’avversario di turno, rispettandolo ovviamente al massimo come se fosse la squadra più forte del mondo. Come dicevo prima, noi stiamo lavorando alla ricerca della continuità sui 40 minuti. La difesa deve essere la nostra sicurezza e noi stiamo lavorando su questo aspetto. San Severo ha vinto due partite su due. In casa abbiamo già fatto un regalo grossissimo, non vorremmo farne due di fila sicuramente".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Unieuro, Ndoja si confessa: "Non sono ancora al 100%. Niente regali a San Severo"

ForlìToday è in caricamento