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Mini Transat, Michele Zambelli conquista il sesto posto dopo Lanzarote

In un tratto di mare che sembra, per il traffico marittimo, un'autostrada con il bollino nero nei mesi di agosto, navigare con dei piccoli proiettili di 6 metri e 50 a velocità folli, fa riflettere

Una Mini Transat da ricordare l’edizione del 2013. Dopo un mese esatto di ritardo il 13 novembre alle 9.37 le imbarcazioni hanno fatto rotta verso Lanzarote dal porto di Sada nella Galizia. Dopo lo start del comitato di corsa le 76 barche hanno puntato verso Sud per raggiungere il cancello previsto nelle isole Canarie ma il passaggio nella famigerata Costa della Morte e Capo Finisterre è stato più impegnativo del previsto. Una vera e propria tempesta ha colpito la flotta che ha dovuto affrontare venti in poppa (Nord Est) fino a 45 nodi con onde di oltre 4 metri.

In un tratto di mare che sembra, per il traffico marittimo, un’autostrada con il bollino nero nei mesi di agosto, navigare con dei piccoli proiettili di 6 metri e 50 a velocità folli, fa riflettere. La tattica da scegliere era semplice, velocità massima o stabilità e meno rischi. I primi della flotta hanno, ovviamente, scelto la prima. Tutta la tela a riva e molte ore al timone senza pilota automatico per governare al meglio la barca in presenza di mare molto formato. Il rischio è stato alto e la dimostrazione sono i diversi ritiri per gravi danni, due barche hanno disalberato, e alcuni skipper sono ancora fermi nei porti della costa portoghese per riparazioni tecniche.

Su 84 barche previste per la partenza da Douarnenez, ad oggi si contano 22 abbandoni, ultimo Vincent Busnel che questa mattina è finito a scogli su Lanzarote per non essersi svegliato. Barca distrutta e lui in osservazione in ospedale. Michele Zambelli, lo skipper romagnolo di Fontanot ITA 342, ha scelto “stabilità e meno rischi” per due ragioni; primo, ha avuto solo due giorni di stop dopo il trasferimento da Gijon a Sada dove ha navigato con 40 nodi di bolina; secondo, meglio avere velocità più bassa ma costante evitando le straorze, manovre che fermano la barca e necessitano di diversi minuti per ripartire.

Zambelli ha quindi scelto di navigare a vele bianche quando il vento era sopra i 25 nodi utilizzando il pilota automatico, cosa che gli permesso di dosare le forze fisiche e di non sottoporre a stress eccessivo le attrezzature di Fontanot,. Inoltre ha seguito una rotta quasi diretta, evitando di andare troppo a Ovest dove il mare e il vento erano più impegnativi. La strategia gli ha dato ragione conquistando un meritato 11esimo posto tra i Proto e 3° tra i “vintage” (così sono soprannominati i Mini Prototipi più vecchi, di cui Fontanot fa parte essendo un progetto del 2001). Ottimo risultato al passaggio di Lanzarote dello skipper romagnolo Michele Zambelli che al rilevamento delle ore 16.00 si trova in sesta posizione. La rotta scelta sembra quella verso Sud delle isole Canarie, la stessa scelta da Giancarlo Pedote in testa alla flotta della Mini Transat e della categoria Proto.

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