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Andrea Schiumarini taglia il traguardo del Morocco Desert Challange: "Un rally raid bellissimo ed estremo"

Otto tappe per un totale di 2400 chilometri di percorso attraverso i territori più affascinanti e selvaggi del Marocco

L’organizzazione lo aveva annunciato: l’edizione 2023 del Morocco Desert Challange sarà memorabile. Il rally raid, giunto alla decima edizione, è partito da Agadir il 23 aprile per chiudersi a Merzouga domenica. Otto tappe per un totale di 2400 chilometri di percorso attraverso i territori più affascinanti e selvaggi del Marocco. Tracciati tecnici, scenari meravigliosi, temperature oltre i 45 gradi sono stati gli elementi che i team hanno dovuto affrontare in questi otto giorni di prove speciali che hanno toccato alcuni dei famosi percorsi della Parigi Dakar.

E’ stato, infatti, il deserto del Sahara il grande protagonista del Morocco Desert Challenge. I team hanno incontrato, nelle prime tappe, l’Erg Chigaga il più grande del Marocco. Difficile da raggiungere, per la sua posizione e quindi anche più selvaggio.
A metà gara i tracciati delle prove speciali hanno toccato l’Erg Ouzina e l’Erg Znaigui, meno vasti come superficie ma non per questo meno affascinanti. Negli ultimi giorni, invece, sono state le spettacolari dune dell’Erg Chebbi, che raggiungono un’altezza anche di 150 metri, ad accompagnare i piloti fino al taglio del traguardo che ha chiuso questa edizione 2023 del Morocco Desert Challenge.
 
Andrea Schiumarini, dopo aver partecipato a tre Dakar, ha voluto essere presente a questo appuntamento africano per tornare tra i tracciati che lo hanno visto esordire nei rally raid. ll pilota forlivese, navigato da Ricky Rickler di RTeam, ha guidato un Mitsubishi Pajero preparato da dall’officina meccanica GV4X4 di Forlimpopoli. Un progetto sportivo nato tra le colline di casa e che ha portato Schiumarini a tagliare il traguardo al trentunesimo posto in classifica generale.
 
"L’unica cosa che mi sento di dire è grazie - le parole del forlivese -. A chi mi ha supportato, ai meccanici, alla mia famiglia e a tutti quelli che, come me, hanno creduto fortemente in questo progetto. Ci sono stati molti momenti difficili, sia nella fase di preparazione della vettura che durante queste otto tappe, ma grazie ad un gruppo forte ed unito siamo riusciti ad arrivare al traguardo". Il Morocco Desert Challenge, infatti, si è rivelato un rally raid estremo e molto tecnico.
 
“Questa gara è stata dura ed estrema - continua Schiumarini -. I tracciati si sono presentati subito tecnici sia per il tipo di terreno che per la navigazione. Non era permesso improvvisarsi e l’esperienza è stata fondamentale. Un altro elemento estremo è stato il caldo. Abbiamo toccato anche i 52° ed ovviamente è stato difficile per noi come per la vettura". Condizioni che hanno costretto gli organizzatori a ridurre i percorsi di alcune prove speciali, per evitare ai team di attraversare alcune zone troppo calde. "Ho sempre saputo che non sarebbe stato facile - conclude Schiumarini ,- ma era tanto tempo che volevo essere tra quelle dune. Il Morocco Desert Challenge si è rivelato un rally raid bellissimo ed estremo. Esattamente come che piace a me". 
 

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