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Effetto Musetti e ponte del 2 giugno, il Villa Carpena tira le somme del Challenger: "Oltre 800 spettatori al giorno, una settimana fantastica"

Per una settimana la città mercuriale ha respirato l'atmosfera del grande evento, disputatosi nella settimana del Roland Garros che ha visto il trionfo dell'immenso Rafa Nadal

Con Lorenzo Musetti che ha alzato al cielo la sua seconda coppa a Forlì, il Circolo Tennis Villa Carpena tira le somme della settimana del Challenger 125. Per una settimana la città mercuriale ha respirato l'atmosfera del grande evento, disputatosi nella settimana del Roland Garros che ha visto il trionfo dell'immenso Rafa Nadal. Dopo quello di Parigi, infatti, quello andato in scena al Villa Carpena è stato infatti il secondo torneo per importanza, ospitando sei top 100 al mondo, a cui si è aggiunto poi Lorenzo Musetti, che ha terminato ad anzitempo la sua avventura sul rosso parigino. La presenza del numero 59 al mondo ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni. "Il bilancio non è positivo, ma positivissimo - confessa Ferruccio Tassinari, consigliere del Circolo Tennis Villa Carpena -. E' stata una settimana meravigliosa, con tantissimi tifosi".

CHALLENGER, IL GIORNO DOPO - "Col Villa Carpena un progetto a lungo termine"

Tassinari, ci può fornire alcuni numeri?
Da giovedì a domenica c'è stato il sold out di biglietti. Una media di oltre 800 tagliandi staccati al giorno. E a questi numeri vanno aggiunti ad esempio gli ospiti di sponsor. E' stata una settimana decisamente fantastica, con la ciliegina sulla torta della presenza di Lorenzo Musetti, arrivato a Forlì direttamente dal Roland Garros. 

Vi aspettavate un numero così alto di spettatori?
Ci aspettavamo un buon afflusso di pubblico, ma così tanti onestamente no. Infatti avevamo allestito una sola tribuna. Quando ci siamo accorti che avremmo potuto accogliere un numero maggiore di spettatori non siamo riusciti ad allestire in tempo un'altra tribuna. 

Tribune sold out, ma appassionati o anche curiosi?
Per fare un esempio, domenica sono arrivate direttamente da Perugia circa una sessantina di persone per sostenere Francesco Passaro nella finale. In questi giorni abbiamo visto una coda continua alle casse, è stata una grande festa. Non c'era il solo appassionato. Ho visto tanta gente di Forlì che non mi sarei mai immaginato che venisse ad assistere ad una partita di tennis. 

Qual è il stato il segreto per la buona riuscita dell'evento?
L'organizzazione. Circolo Tennis Villa Carpena, la Nen Events di Cosimo Napolitano e Vincenzo Nicolella, e E.g.e Produzioni hanno lavorato in sinergia. Inoltre vanno ringraziati l'amministrazione comunale di Forlì, in primis il vicesindaco con delega allo Sport Daniele Mezzacapo, e Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione, per il supporto fornito. Poi non bisogna dimenticare che quella del Villa Carpena è un'area bellissima. Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti, impressionanti per quello che il sodalizio è riuscito a mettere in piedi. 

Il ponte del 2 giugno ha aiutato?
Si, molto. Il giovedì l'affluenza è stata nettamente al di sopra delle aspettative. 

L'incontro più bello?
Quello di Musetti contro il kazako Skatov. Oltre 2 ore e 30 minuti di match, con la vittoria di Lorenzo per 6-4 5-7 6-1. 

Guardando al futuro?
Stiamo lavorando per avere il Challenger 125 per i prossimi tre anni. Il vantaggio di questa tipologia di torneo è che si disputa nella seconda settimana di un grande slam e non ci sono altri tornei. 

Concluso il Challenger 125, sono in programma altri tornei al Villa Carpena?
Finiamo la stagione estiva con un torneo europeo giovanile dal 9 al 17 luglio, dove sono attesi circa 170 ragazzi tra Under 12 e Under 16 sia in campo maschile che femminile, anche di doppio. Si tratta di uno di tornei più importanti d'Europa a livello giovanile, che richiamerà tanto pubblico. 

Il Villa Carpena si sta confermando tra i centri tennistici più importanti a livello europeo, non solo per l'organizzazione di eventi, ma anche perchè sta sfornando delle giovani promesse...
Esatto, Lorenzo Angelini e Carlo Alberto Caniato ci stanno regalando delle grandi emozioni. Sono le nostre due punte di diamante, ma ci sono oltre 150 ragazzi che stanno crescendo al Villa Carpena. Lo scorso anno il nostro circolo è stato premiato come prima scuola tennis d'Italia e abbiamo tutti i numeri per continuare a fare bene. E' chiaro che il momento favorevole del tennis italiano, con le prestazioni di Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, e Lorenzo Musetti ci sta aiutando. Per il Villa Carpena è stato un anno molto difficile dal punto di vista organizzativo, ma ricco di soddisfazioni e straordinario per successo e risultati non solo in Italia, ma anche in Europa. 

Sono ben quattro i Challenger che il Villa Carpena ha ospitato. Quali sono stati i ritorni economici per la città?
Per il torneo Atp 125 sono stati utilizzate circa 700 camere d'albergo, con la distribuzione di oltre 2.500 pasti, ospitando 80 atleti, cinquanta membri dello staff, otto arbitri internazionali, 25 giudici di linea, due dottori, tre fisioterapisti, quattro driver e tre incordatori. Nei tre tornei invernali sono state utilizzate complessivamente oltre 4.500 camera, distribuiti 18mila pasti, mentre più di 5mila spettatori hanno assistito agli incontri. L'introito è stimabile in circa 800mila euro. 
 

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