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Dakar 2022, emozioni e colpo di scena per Schiumarini anche nell’ultimo giorno. Poi lacrime di gioia

“E’ stato incredibile, con emozioni dal primo all’ultimo giorno”, esclama Schiumarini

Il forlivese Andrea Schiumarini, navigato da Stefano Sinibaldi su Mitsubishi Pajero Erc-RTeam, ha portato a termine l’edizione 2022 della Dakar, chiudendo la generale al 71esima posto, penultimo assoluto, ma con la gioia di aver raggiunto il traguardo finale di Jeddah. “E’ stato incredibile, con emozioni dal primo all’ultimo giorno”, esclama Schiumarini. Anche l’ultimo giorno non è stata estranea ai colpi di scena: “Uno può pensare che la tappa conclusiva non possa essere difficile, ma appena abbassi la guardia ti attacca. È così ecco una bella tempesta di sabbia. La visibilità era veramente limitata, ma non riuscivo ad alzare il piede. Avevo troppa voglia di godermi questi ultimi chilometri”.

Schiumarini ha così rischiato: “Cercavo riferimenti anche sulle punte delle piante spinose cosparse nei wadi sabbiosi. Mi sono divertito, con Stefano ad assecondare perfettamente alla navigazione. Mancavano 80 chilometri, quando iniziavamo a sentire quella sensazione indescrivibile che per i grandi campioni si chiama "paura di vincere", e nel mio caso si chiama "paura di non farcela". Tra polvere e sassi volanti abbiamo recuperato molte posizioni”.

Ma ecco arrivare l’imprevisto: “La turbina si è danneggia,ta i gas di scarico sono entrati in abitacolo e dal cofano è cominciato ad uscire fumo nero color pece. Non c’era tempo per le emozioni, non c’era tempo per la paura. Ci siamo fermati. Estintore alla mano, abbiamo cercato di capire cosa fosse successo. Non era riparabile e bisognava proseguire così. Il fumo nero rendeva l’aria irrespirabile e gli occhi iniziavano a lacrimare.  Facevo alcune centinaia di metri con lo sportello aperto per vedere se questo fumo riesce a dare spazio all’aria. Chiedevo continuamente a Stefano quanti chilometri ci separano dall’arrivo e poi, eccole finalmente, le bandiere dell’arrivo. Il bruciore agli occhi ha lasciato spazio alle lacrime di gioia che scendendo mi disegnavano il viso, ormai tutto nero a causa di tutto il fumo che ci siamo beccati. Poi è partito un abbraccio con Stefano ed un urlo di gioia, che era diventato il riassunto di due settimane infernali, incredibili ed inimmaginabili”.

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