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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Atletica

Atletica, Campionati Italiani Allievi Indoor: Giada Donati è una predestinata, bronzo nei 400

Figlia dell’olimpionica Judit Varga e di Alberto Donati ex decatleta azzurro, Giada ha affrontato questi Campionati Italiani dopo un fastidioso risentimento muscolare che ne ha condizionato l’esordio alle gare indoor

Sabato e domenica si sono svolti ad Ancona i Campionati Italiani Indoor Allievi. Alla manifestazione nazionale dei migliori atleti under 18, la Libertas Atletica Forlì si è presentata con la squadra del forte gruppo di velocisti allenati da Alberto Donati e la figlia Giada allenata da Judit Varga. Giada Donati è una predestinata. Figlia dell’olimpionica Judit Varga e di Alberto Donati ex decatleta azzurro, Giada ha affrontato questi Campionati Italiani dopo un fastidioso risentimento muscolare che ne ha condizionato l’esordio alle gare indoor, tale da consigliare un inizio della stagione agonistica invernale dedicata esclusivamente al cross, lontano dalle piste.

Culla di questa preparazione mirata è il consueto soggiorno nel periodo natalizio al Tuscany Camp, dove Giada ha incrementato le sue potenzialità in una struttura all’avanguardia, con attrezzature di ultima generazione e tecnici specializzati. L’esordio di Ancona in occasione dei Campionati Italiani, poteva rappresentare un’incognita, ma il fisico rigenerato, nonché un’innata predisposizione agonistica, hanno permesso  a Giada di affrontare con disinvoltura la batteria dei 400 di sabato, vinti agevolmente col tempo di 58”47. “Vado a prendere quella medaglia”, dirà risoluta Giada ai suoi genitori e manterrà la promessa. Un’impresa non facile perché ad eccezione delle prime due qualificate con tempi proibitivi per la finale, dietro è stata piena bagarre per il bronzo con 4 atlete in 19 centesimi. Al via della finale Giada ha lasciato condurre la gara alle due più titolate avversarie, riuscendo a sostenere il ritmo gara e con una perentoria progressione ha staccato il gruppo delle temute pretendenti al podio. Giada ha fatto suo un meritatissimo bronzo col tempo di 57”78, con un miglioramento di un secondo in meno del suo personale.  

Fabrizio Caporusso (60 metri), al primo anno nella categoria allievi, era alla sua prima esperienza in una gara nazionale indoor, quindi non abituato ai tempi ristretti delle gare al coperto, che non consentono pause prolungate fra i due turni eliminatori e prima delle finali. Ma Fabrizio ha affrontato la competizione con sorprendente determinazione, correndo veloce: i tempi hanno rasentato il suo personale qualificandosi di volta in volta alle fasi successive. Ha vinto agevolmente la prima la batteria col tempo di 7”06, quindi la semifinale dove ha ottenuto il tempo di 7”09 che gli è valso l’accesso all’ultima fase di gara in quinta posizione. La finale si preannunciava combattuta: i concorrenti sono transitati sul traguardo praticamente sulla stessa linea con differenziali minimi dal tempo di 6”99 del primo classificato, al tempo di 7”07 dell’ottavo. Fabrizio ha fermato il cronometro a 3 centesimi dal podio e a soli 6 centesimi dall’oro. Una condotta di gara esemplare che lo ha portato in quarta posizione, suggellandone la consacrazione ai massimi livelli della categoria.

Dario Collura (m60hs) si è presentato a questi Italiani col 25esimo accredito (8”61), ma il suo obiettivo era quello di migliorare il personale e accedere alle semifinali. Nel riscaldamento pre-gara Dario ha dimostrato una buona condizione fisica, affrontando gli ostacoli con determinazione, lasciando presupporre al raggiungimento delle sue aspettative. Ma le gare di un campionato italiano mettono a dura prova la concentrazione degli atleti e presentano insidie che possono pregiudicare le prestazioni. Quando il giudice ha chiamato gli atleti sui blocchi di partenza l’emozione ha preso il sopravvento: Dario è partito indeciso attaccando l’ostacolo con un passo in più degli 8 previsti. Un errore che gli costerà caro, compromettendo la gara che ha terminato con 9”10, ben lontano dal tempo che gli avrebbe consentito di entrare in semifinale. Un bilancio positivo di buon auspicio per l’imminente stagione outdoor della Libertas, che potrà integrare la squadra assoluta con i giovani talenti provenienti dal settore giovanile della Scuola di Atletica. Un futuro promettente del quale potrebbero far parte anche i due giovani forlivesi Gouem e Bolognesi, che da novembre sono stati inseriti nel gruppo di atleti allenati da Donati. Ad Ancona erano presenti entrambi con la maglia dell’Edera Atletica nei 60hs e Bolognesi anche nei 400. 

Paolo Bolognesi (60hs e 400 metri) ha corso sabato nelle batterie di qualificazione nei 400 metri, ottenendo un brillante sesto tempo utile per entrare di diritto alle finali di domenica. Nell’attesa della finale dei 400 metri, Paolo aveva un altro obiettivo da raggiungere: qualificarsi anche per la finale dei 60hs che col suo accredito di 8”33 in settima posizione, gli ha permesso di ambire al prestigioso traguardo di doppiare le finali. Infatti ha vinto la sua batteria dei 60hs, entrando in scioltezza alle semifinali col 12° tempo di 8”52. Dopo appena due ore di pausa, eccolo di nuovo ai blocchi di partenza, ma le gambe hanno cominciato a risentire delle fatiche precedenti: l’uscita dai blocchi è stata meno brillante del solito, un leggera indecisione che gli costerà la finale per soli 5 centesimi. Ma non c’era tempo per recriminare perché, la finale dei 400 metri era già dietro l'angolo. Paolo si è presentato come il sesto finalista e come tale gli è stata assegnata la peggiore corsia, la prima: partenza in coda al gruppo per effetto del décalage, cordulo pericolosamente vicino ai suoi appoggi, curva strettissima, ma la strategia e il ruolo non gli permettevano alternative. Partito senza indugi, passando ai 200 in terza posizione, ha cercato con ogni energia residua a resistere, ma la quarta gara in meno di 24 ore non gli ha dato scampo, venendo risucchiato dal gruppo terminando sesto col tempo di 51”58. 

Adam Gouem (60hs), accreditato della 9° posizione col tempo di 8”43, si è presentato ai blocchi di partenza col piglio giusto di chi ha la consapevolezza di valere la finale. Vinta la sua batteria, abbassando il personale a 8”36 e passato alla semifinale col terzo tempo assoluto, è stato tradito da una serie di avvenimenti. Infatti alla partenza dei semifinalisti la tensione è salita alle stelle e alcuni movimenti degli avversari sui blocchi, sono stati richiamati dal giudice che hanno annullato la prima partenza. Ammonizione per tutti i concorrenti, e ripartenza. Nella seconda partenza Adam ha percepito al suo fianco un leggero movimento che lo hanno indotto a rilassarsi, allentando l’appoggio sul blocco: è un attimo, ma proprio in quell’istante lo starter ha dato il via, trovando impreparato il giovane ostacolista. A riprova di ciò è il suo tempo di reazione di 0,283ms (0,127ms in batteria), nettamente il più alto della semifinale se si pensa che gli altri concorrenti sono andati quasi tutti sotto ai 0,190ms. Adam è incespicato sul primo appoggio, perdendo metri preziosi già al primo ostacolo. Un vero peccato perché nelle altre 4 barriere gli verranno cronometrati gli stessi passaggi del vincitore, che si classificherà terzo nella finale.

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