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Ciclismo

L'annuncio a sorpresa: la Regione chiederà un arrivo di tappa a Forlì nel Giro del 2024 in onore di Ercole Baldini

L'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, ha preso per mano il microfono, annunciando che la Regione Emilia Romagna presenterà una richiesta ad Rcs Sport

L'annuncio, a sorpresa, è arrivato nel corso della serata dedicata alla presentazione del libro "Baldini, una leggenda italiana", con foto di Walter Breviglieri, edito da Minerva a cura del giornalista e scrittore Beppe Conti, presentato giovedì in anteprima nazionale nel salone comunale di Forlì. L'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, ha preso per mano il microfono, annunciando che la Regione Emilia Romagna presenterà una richiesta ad Rcs Sport, organizzatore del Giro d'Italia, per una tappa della corsa rosa nel 2024 con arrivo nella città mercuriale dedicata ad Ercole Baldini, scomparso il primo dicembre scorso.

Dopo l'annuncio dell'arrivo del Tour De France in Romagna, nel 2024, si erano accese le polemiche poichè la città mercuriale non sarà attraversata dalla Grand Boucle. "Il passaggio in città del Tour de France 2024 avrebbe rappresentato una preziosa vetrina per omaggiare Ercole Baldini, un grande campione dello sport professionistico e un uomo leale e modesto, capace di imprese epiche che hanno fatto la storia del ciclismo su strada - aveva dichiarato il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini -. Il dispiacere più grande nasce tutto da qui, da una dimenticanza che mi auguro sia stata colposa e non dolosa".

La presentazione del libro "Baldini, una leggenda italiana" con Beppe Conti

Quella dell'arrivo del Giro a Forlì era stata una proposta caldeggiata dall'ex deputato Marco Di Maio, con un invito "a confrontarsi con la famiglia di Ercole, ragionare su un progetto di valorizzazione della sua casa-museo. Un insieme di cimeli, oggetti e beni di grande valore che raccontano di un’epoca in cui il ciclismo era sinonimo di eroismo". Quella della corsa rosa potrebbe essere quindi una delle grandi iniziative per celebrare il grande campione. Un annuncio che ha fatto felice i numerosi presenti. Zattini ha personalmente caldeggiato l’iniziativa di giovedì sera, spiegando, a bocce fredde, superata l’emozione e il lutto, che Forlì dedicherà importanti realizzazioni al più grande campione sportivo della sua storia.

La serata, condotta dal giornalista Mario Russomanno, è stata infatti molto partecipata, col salone comunale gremito in ogni ordine di posto da appassionati di ciclismo e non solo, a dimostrazione dell'effetto del popolo forlivese per il suo "Treno". Durante la presentazione è intervenuto anche Bruno Baldini, fratello di Ercole, che ha raccontato simpatici aneddoti relativi al record dell'Ora fatto suo nel 1956 al "Vigorelli", strappandolo a Jacques Anquetil, con 46,394. Quella di giovedì è stata una festa, visto che proprio il 26 Ggennaio il campione recentemente scomparso avrebbe compiuto novant’anni. E dei toni della festa la serata ha effettivamente mantenuto l’abbrivio, con i familiari di Baldini seduti nelle prime file, guidati dai figli di Ercole e della signora Vanda, Mino e Riziero, e con un gran numero di appassionati delle due ruote palesemente coinvolti.

Conti,  in passato giornalista della “Gazzetta dello sport” e prima firma di “Tuttosport”, ha descritto la folgorante carriera  del “Treno di Forlì”, che in pochi anni divenne campione olimpico e del mondo, trionfatore del Giro, di classiche in linea, e recordman dell’ora, in un’epoca nella quale il ciclismo superava il calcio in quanto a popolarità. Attimi di commozione si sono registrati quando la presenza in sala di Paolo Pambianco, figlio del grande “Gabanin”, anch’egli recentemente venuto a mancare, ha consentito di ricordare l’amicizia fraterna tra i due formidabili ciclisti, fin da ragazzi protagonisti di esperienze internazionali vissute fianco a fianco. E anche di sano orgoglio romagnolo, sollecitato quando Russomanno è sceso in platea per convincere Bruno Baldini, fratello legatissimo a Ercole, a raccontare attimi vita trascorsa a condividere emozioni.

A quel punto Bruno, superata la propria inclinazione alla riservatezza, ha sintetizzato l’atmosfera che precedete, nel 1956, la realizzazione, al velodromo Vigorelli di Milano, dello storico record dell’ora da parte di Ercole. Gianni Brera, il più prestigioso giornalista sportivo dell’epoca, aveva scritto sulle colonne del “Giorno”: “è improbabile che un contadino romagnolo possa attaccare il record detenuto dal  fuoriclasse francese Jacques Anquetil e, in precedenza, da Fausto Coppi”. Quell’articolo, ha spiegato Bruno, urtò la suscettibilità di Ercole e della intera famiglia Baldini e, probabilmente, costituì spinta per la grande impresa del “Treno di Forlì”, che frantumò il primato dell’ora ed entrò a pieno titolo a far parte della leggenda del ciclismo internazionale. Anquetil, va aggiunto, divenne grande amico della famiglia Baldini e più volte fu ospite del campione forlivese nella casa di Villanova. Una grande storia di sport, sottolineata dagli applausi scroscianti dei tanti presenti.

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