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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Dovizioso "sereno" dopo una Misano incolore: "Arrabbiarsi non serve a nulla"

Lo scorso anno lasciava Misano col tricolore sulle spalle (splendida l'immagine del rientro ai box), quest'anno invece non è andato oltre un sesto posto

Chi si aspetta un Andrea Dovizioso rassegnato o deluso dopo il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini si sbaglia di grosso. Lo scorso anno lasciava Misano col tricolore sulle spalle (splendida l'immagine del rientro ai box), quest'anno invece non è andato oltre un sesto posto nella domenica trionfale di Marc Marquez. Condizionato da una partenza non perfetta, il forlivese ha impiegato diversi giri per liberarsi della Ktm di Pol Espargaro, pregiudicando un possibile attacco alle Yamaha di Franco Morbidelli prima e Valentino Rossi poi. "Pensavo di porterli prendere, non ho mollato - dice il forlivese -. Con il vecchio asfalto forse saremmo stati più competitivi, ma non posso dire se avremmo lottato per la vittoria".

Andrea, bene, ma non benissimo. Pare sia andata meglio di quanto si pensasse...
Meglio no. Ci aspettavamo di essere in queste posizioni, ma sinceramente speravo in qualcosina di più. E' arrivato un sesto posto, ma poteva essere anche quarto perchè col gap eravamo lì.

Negli ultimi giri ci hai provato a sorpassare Morbidelli...
Mi sono avvicinato e lo volevo attaccare il prima possibile per poi provarci con Valentino. Ma in quel momento eravamo in crisi con le gomme tutti e tre e non potevamo forzare in frenata. Non potevo azzardare una staccata al limite. Ho tentato al Curvone al penultimo giro, ma non ce l'ha fatta. Poi Morbidelli è stato più veloce, avvicinandosi a Valentino, e non mi ha dato la possibilità di riprovarci.

Cosa salvi di questo fine settimana?
Abbiamo lavorato veramente bene per quel che potevamo fare, essendo consapevoli di questa situazione già dal test. In questi casi bisogna mantenere la tranquillità ed è quello che abbiamo fatto.

In vista di Aragon sei preoccupato?
E' un grosso punto interrogativo. Ogni gara è una storia a sè. Mi aspetto avversari più competitivi rispetto allo scorso anno, perchè nel 2018 me la sono giocato con Marc e con Andrea Iannone (era in Suzuki, ndr). Le Yamaha stanno migliorando e me le aspetto veloci. Dobbiamo stare tranquilli e cercare di portare a casa il massimo.

Hai alzato bandiera bianca per il titolo...
Non c'è bisogno. Già il gap era grosso. Guardiamo chi ci è dietro. Si prova a cercare di portare a casa il massimo del risultato. Ma è inutile parlare di recupero, quando siamo indietro in gara.

Nonostante tutto sei sempre sereno...
Sono consapevole di quel che posso fare. E io sto portando a casa il massimo. Non mi devo preoccupare di altre cose. Non c'è la possibilità di fare qualcosa di diverso rispetto a quello che stiamo facendo in questo momento. Stiamo lavorando forte, ma quando si arriva in pista e trovi una determinata situazione con la rabbia non si risolve nulla. Ho preso 13 secondi, è il massimo che potevamo fare. Poi altri discorsi li facciamo all'interno della squadra.

In Austria hai vinto, a Silverstone te la potevi giocare. A Misano cosa non ha funzionato?
La differenza rispetto allo scorso anno è il grip.
 

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