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Basket, l'Artusiana cade a pochi secondi dalla sirena

Quando ad una manciata di secondi dalla fine il pallone del possibile sorpasso è finito nelle mani di Spagnoli in molti al PalaPicci hanno pregustato il sapore della vittoria

Quando ad una manciata di secondi dalla fine il pallone del possibile sorpasso è finito nelle mani di Spagnoli, servito proprio come lui predilige, in molti al PalaPicci hanno pregustato una vittoria che avrebbe fatto esplodere il tripudio di un pubblico caldo e numeroso. Questa volta invece il pallone ha scheggiato il ferro, lasciando festeggiare San Marino che ha condotto l’incontro quasi senza soluzione di continuità, guadagnando anche margini importanti ma senza mai scrollarsi dal groppone un’ABF sempre pronta ad azzannarti al collo non appena la guardia si abbassa, e buon per Del Bianco che questa volta è stato graziato da uno dei rari errori che il capitano biancoblù dispensa in tali frangenti.

Partita  comunque piacevole dove gli attacchi hanno avuto il sopravvento su difese  per nulla  allegre come il risultato finale potrebbe far pensare. Ospiti che sospinti sin dall’avvio da Tenchev, che appare un probabile  prospetto con futuro da comunitario, provano a prendere il largo dopo un paio di minuti di studio. I padroni di casa però innescano con continuità Di Leo e restano in scia sino a metà del 2° quarto sino a quando entrano  in ritmo anche Saccani con le sue inarrestabili penetrazioni e Romboli dalla linea dei 6,75 e l'impressione a questo punto è che non ce ne sia più per nessuno.

Se non bastasse gli arbitri, sino a qui bravi nel gestire questa sorta di mezzo derby, decidono di mettere fine ai supposti svenimenti fischiando un paio di tecnici nel giro di  pochi di minuti, prima  Di Leo e poi a Mazzotti vengono accusati di simulazione per concludere poi con quello quasi scontato ad un Miriello a dir poco imbufalito. Intendiamoci se queste sono le nuove direttive ben vengano, ma si spera ovviamente in una costante uniformità di giudizio e non in exploit da post ‘briefing’  di inizio stagione, sta di fatto che nel proseguo anche Tenchev subirà analoga sorte.

Tra una cosa e l’altra San Marino al 25° viaggia con un quindicina di punti di vantaggio ma nessuno ci fa caso neppure quando, dopo essere tornati a ridosso della doppia cifra, Tenchev che stasera farebbe canestro anche bendato prova a scavare la fossa con un paio di siluri  che al 35° spingono ancora il + 14 azzurro (72-86). A questo punto è Angeli a caricarsi la squadra sulle spalle alternando conclusioni dalla distanza ad entrate che fruttano liberi a ‘iosa’ ed è proprio con una rapida successione 'tripla + lunetta' che ad 1’24 dal termine rimette tutto in perfetta parità sul 88-88.

L’ennesima tripla di Tenchev  a cui fa seguito un pasticcio artusiano punito dall’ex Saccani potrebbero essere le azioni che chiudono il match, ma Angeli non ci sta e prima guadagna altri due liberi e poi, dopo un percorso netto di Romboli in lunetta, mette la tripla del -2. San Marino si incarta e l’Artusiana si può giocare la partita con 8 secondi sul tabellone. Angeli pompa l’ultimo pallone ma questa volta decide di non mettersi in proprio offrendo lo scarico prediletto di Spagnoli piazzato sull’arco, ma come è andata già lo sapete.

ARTUSIANA: Gnini 2, Angeli 32, Zanotti 5, Manucci 6, Spagnoli 19, Vandelli 10, Mazzotti 8, Di Maggio, Di Leo 11, Servadei. All. Miriello
TITANO: Romboli 13, Saccani 23, Dominiconi, Agostini 10, Cardinali 8, Casadei 10, Rossini 2, Dall’Olmo 2, Liberti, Tenchev 27. All. Del Bianco  
ARBITRI: Ancarani di Lugo (RA) e Cavina di Castelbolognese (RA)

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