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Basket, Finelli: “Prova eccezionale. Ora pretendiamo rispetto”

Entusiasmo e amaro realismo per il tecnico dei romagnoli dopo il successo su Casalpusterlengo. Se Boccio non tornerà dalla trasferta in USA con la liquidità necessaria per stipendi e affitti, la squadra è destinata a sciogliersi.

Mentre Boccio, presi su i fischi del pubblico, senza dar nell'occhio ha già imboccato l'A14 – con lui, a quanto pare il diesse Lino Frattin, direzione un volo verso gli USA dove tentare l'ultimo recupero di liquidità – la sala stampa del post Forlì-Casalpusterlengo echeggia delle parole dei coach sfidanti. Primo Andrea Zanchi: “Sapevo esattamente cosa ci attendeva. A inizio carriera, a Porto San Giorgio, la società ci versò un terzo del dovuto. Proprio sull'onda dell'orgoglio però arrivammo ai play-off. Sapevo che ci saremmo trovati davanti una forte spinta emotiva e un pubblico vicino; nessuna squadra, se non di bambini, avrebbe affrontato questa prova con leggerezza. Purtroppo come con Ferentino, gli abbiamo lasciato tutto lo sprint d'inizio e recuperarli è stato complesso. E' stato giusto perdere. Gli USA in panca? Se giocano come stasera saranno sempre in panca.” Alex Finelli è un fiume in piena: “Devo un ringraziamento al nostro pubblico che ci ha aiutato, sostenuto, si è fatto sentire dimostrandosi una volta ancora appassionato, vicino alla squadra, innamorato di questo sport. E' stata una partita eccezionale, riuscita esattamente come avevamo sognato, immaginato: dall'altissimo contenuto tecnico, affrontata da sei giocatori capaci di dare tutto. L'abbiamo a tratti dominata, vinta pur subendo il loro recupero. Tutti i ragazzi meritano un plauso: Brighi che è stato prezioso e ha giocato con un solo allenamento sulle gambe dopo due mesi di stop; Saccaggi, penso abbia giocato la miglior partita in carriera: è come gli sia riuscito di fondere tutti gli insegnamenti ricevuti da Becirovic alla sua innata caparbietà; Frassineti, il capitano, autore e protagonista con i punti decisivi di una favola tutta forlivese; Carraretto, giocatore di grandissimo profilo; Andreaus, un collante eccezionale; Bruttini, con la sua intelligenza e dedizione. Un pensiero va anche al mio staff e ai dirigenti accompagnatori, persone che spesso mettono mano loro al portafogli. Già perché non dimentichiamo che arriviamo da settimane difficili. Siamo molto preoccupati per il futuro e non so come andrà a finire ma è il momento di rispettare gli impegni presi. Esiste il libero arbitrio, nessuno ti costringe a prendere degli impegni ma quando lo si fa non ci può tirare indietro. Oltre che sportivi siamo lavoratori, persone normalissime con una famiglia da mantenere, mutui da pagare. Questo è un gruppo coeso che può tornare insieme già domani se messo in condizione di farlo. Speriamo tutti in un lieto fine, il prima possibile perché a fronte di zero euro ricevuti ognuno si sente libero di cercare un lavoro altrove. Sarebbe un vero peccato staccare la spina. Questa è la terza vittoria consecutiva – che, oltretutto, equivarrebbe a ricevere il premio promesso dalla Dirigenza, ci piacerebbe ricevere anche quello...”

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