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Venerdì, 29 Marzo 2024
Basket

Unieuro, finalmente si torna in campo. Ma l'avversario è proibito: al Palafiera arriva una Verona in ottima forma

Quello gialloblu sarà un ostacolo difficile da superare, che si è rafforzato con gli arrivi di Federico Casarin e Marco Spanghero

Senza Kenny Hayes, ma con Erik Rush. Dopo oltre quaranta giorni dall'ultima partita, con la vittoria pre-natalizia contro Nardò, la Pallacanestro Forlì 2.015 dopo giorni passati tra allenamenti individuali, e con giocatori e figure dello staff in isolamento, torna ad assaporare il clima partita, sfidando al Palafiera la Scaligera Verona (palla due domenica alle 18). Partita con tre punti di penalità, la Scaligera di coach Alessandro Ramagli ha risalito la classifica fino a raggiungere il terzo posto, che le ha consentito di accedere alle "Final Eight" di Coppa Italia.

L'analisi degli avversari

Quello gialloblu sarà un ostacolo difficile da superare, che si è rafforzato con gli arrivi di Federico Casarin e Marco Spanghero dopo l'addio di Claudio Tommasini. Una formazione ambiziosa, che in questo 2022 ha conosciuto solo la parola vittoria: vittime nell'ordine Fabriano, Ferrara e Cento. Sei punti nel nuovo anno che hanno cancellato i ricordi di un panettone amaro per i ko contro Scafati e San Severo. Verona viaggia ad una media di 74 punti a partita ed ha in Karvel Handerson il miglior marcatore con 18.9 punti a sfida, terzo miglior marcatore del girone, seguito da Xavier Johnson (15.3 di media). Ma coach Ramagli può contare anche sui canestri pesanti di Francesco Candussi e Liam Udon, appena sotto la doppia cifra di media a partita.

Guardando la voce rimbalzi, gli scaligeri hanno numeri migliori rispetto a Forlì, 39.3 contro 36.1, con Johnson il miglior rimbalzista della squadra (8.8 di media, secondo del girone rosso). Guido Rosselli è invece il miglior assistman del roster (4.8 di media, anche lui secondo nel girone rosso). Orfana di Hayes, la Pieffe 2.015 dovrà giocare di squadra, facendo girare maggiormente la palla e trovando con Rush nuove soluzioni di gioco. L'incogna sarà anche il ritmo partita in attesa di un lungo tour de force. 

Le voci della vigilia

"È bello poter parlare di basket giocato, dopo che per oltre un mese non è stato l’argomento principale - afferma l'assistente allenatore Paolo Ruggeri -. Veniamo da una settimana di allenamenti dove finalmente abbiamo potuto allenarci di squadra, dopo che per diverso tempo è stato difficile e complicato anche solo organizzare il lavoro quotidiano". Quanto agli avversari, "incontreremo una squadra che ha cambiato qualcosa nel roster, aggiungendo due giocatori funzionali al suo progetto tecnico. Noi abbiamo voglia di riscattare la gara di andata, e sappiamo che dovremo fare una grande partita difensiva per arginare le loro individualità. Torneremo in campo dopo oltre un mese, e giocheremo in casa: siamo felici di ritrovare il nostro pubblico, ed il sostegno che possono darci i nostri tifosi".

"Queste settimane, anche se non sono stati facili per diversi motivi, ci sono però servite per sistemare alcuni aspetti - osserva Rei Pullazi  -.Ci stiamo preparando al meglio per affrontare una squadra che è in un ottimo momento, che ha tanto talento e fisicità: dovremo essere bravi a pareggiare la loro intensità, fermare i loro punti di riferimento offensivi, dimenticando la ruggine che ci portiamo addosso per un mese e mezzo di inattività agonistica".

Quella di domenica sarà "una partita al buio, nel senso che è una partita difficile da inquadrare - inquadra coach Ramagli -. Forlì arriva da un lungo stop e da una ristrutturazione di organico ancora in corso che di fatto ne sta cambiando la fisionomia. Quindi capire che tipo di squadra ci troveremo di fronte è molto complesso anche se, onestamente, i primi cambiamenti che si vedono danno un’idea di quella che sarà la struttura. Mi sembra una struttura molto consona a quelle che sono le abitudini cestistiche di Dell’Agnello, perché è una squadra che ha cercato di ritrovare un po’ di taglia e attitudine difensiva. Questo l’hanno fatto soprattutto sostituendo Carroll con Rush, giocatore di sistema e consistenza che conosce benissimo allenatore e compagni. Hanno poi inserito Pazin, giocatore che quando era stato in Italia aveva già fatto intravedere le qualità cestistiche che aveva nelle mani; non ci sarà Hayes, probabilmente era il giocatore di maggior talento del quintetto. La squadra ha una taglia molto simile in tutti i giocatori che la compongono. La partita è assolutamente al buio, per noi si tratterà di spingere sull’acceleratore del nostro sistema di crescita, di pensare a noi stessi perché abbiamo pochi riferimenti a cui attaccarci ed inoltre andremo a giocare su uno dei pochi campi che possono fare la differenza dal punto di vista dell’impatto ambientale". 

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