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Unieuro ko contro la Vanoli Cremona, Martino: "Col cuore possiamo competere, ma dobbiamo migliorare"

Nel complesso, "abbiamo dato vita ad una bellissima partita, a tratti forse più intensa che bella"

La Vanoli Cremona "ha dimostrato tutto il suo valore". Ma l'Unieuro Forlì "ha dimostrato che con il cuore e la voglia possiamo competere, anche se è evidente che dobbiamo migliorare sia individualmente che di squadra per cercare di giocare questo tipo di partite". Coach Antimo Martino tira le somme dopo il ko interno contro la squadra di Demis Cavina col punteggio di 64-60. "Speravo in una partita a basso punteggio, considerando che Cremona segna con una media di 79.3 punti - l'analisi di Martino -. Ci sono stati momenti in cui da 3 potevamo fare di più. Ci sono stati 4-5 tiri piedi per terra che non abbiamo segnato e che potevano cambiare il livello della partita. Abbiamo tirato col 27% dalla distanza e con questa percentuale non si vincono le partite".

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Nel complesso, "abbiamo dato vita ad una bellissima partita, a tratti forse più intensa che bella. Sapevamo il livello dell'avversario e come volevamo metterlo n difficoltà. Nel primo tempo Cremona è stata più brava di noi, soprattutto all'inizio, poi con un grande terzo quarto abbiamo ribaltato la gara, subendo solo quattro punti che è qualcosa di incredibile contro una squadra che macina quasi 80 punti di media, tenendoli a 64 punti. Siamo mancati al tiro in alcuni momenti, anche prendendo delle buone conclusioni".

Forlì ha iniziato l'ultimo quarto avanti di dieci punti, quando ha subìto un controbreak che ha rimesso la partita su canali di equilibrio. Qualche rammarico Martino ce l'ha per la gestione di alcuni episodi, come ad esempio alcuni errori sotto il ferro ed una doppia penetrazione di Andrea Pecchia. "Ma sarebbe un errore fare un'analisi minuto per minuto - puntualizza Martino -. Cremona ha dimostrato tutto il suo valore, noi con il cuore e la voglia possiamo competere, anche se è evidente che dobbiamo migliorare sia individualmente che di squadra per cercare di giocare questo tipo di partite, consapevoli della crescita esponenziale delle difficoltà del girone Giallo. Per competere dobbiamo giocare con un'intensità e un'attenzione maggiore, perchè ogni minimo errore viene punito". Da coach Martino anche un elogio ai direttori di gara, con un "arbitraggio consono e di livello, una gestione costante e omogenea nell'arco di 40 minuti".  

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