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Unieuro, perla contro Cantù: "Il segreto? Duri e concentrati. Vogliamo stupire senza rilassarci"

Alla seconda vittoria consecutiva nel girone "Giallo", dopo quella pre-pasquale contro Treviglio, l'appetito per Forlì vien mangiando

Senza capitan Daniele Cinciarini, out per una contrattura muscolare e che tornerà regolarmente in gruppo martedì prossimo, la Pallacanestro Forlì 2.015 ha tirato fuori dal cilindro l'ennesima prova di personalità, ridimensionando la capolista del girone "Verde" Cantù col punteggio di 69-60. Alla seconda vittoria consecutiva nel girone "Giallo", dopo quella pre-pasquale contro Treviglio, l'appetito per Forlì vien mangiando: "Tenere a 60 punti Cantù è motivo di grandissima soddisfazione - esclama coach Antimo Martino -. Ero convinto che in casa avevamo le condizioni per provarci ugualmente anche senza Cincia e ci siamo riusciti. Continuiamo a lavorare, ad essere ambiziosi e ad avere la voglia di stupire noi stessi senza rilassarci".

L'allenatore biancorosso ripercorre così i 40 minuti che hanno portato alla vittoria contro l'Acqua San Bernardo: "Sono molto contento e non posso che ringraziare i ragazzi. Senza Cinciarini, avevo detto nel pre-partita che ognuno avrebbe dovuto dare qualcosa in più, ma avevo la certezza che sarebbe accaduto e il campo lo ha confermato. E' una vittoria importantissima per come l'abbiamo voluta e gestita, vinta meritatamente. Siamo stati sempre in controllo nonostante le qualità di Cantù, rimasta attaccata alla gara. E' un successo che arriva con una percentuale da 3 molto bassa, il 18%, fondamentale su cui possiamo spesso contare, e per questo motivo dà più valore alla prestazione, evidenziando al tempo stesso l'aspetto difensivo. Mancandoci i punti di 'Cincia', per sperare di vincere dovevamo incanalare la gara verso un punteggio basso ed è quello che abbiamo fatto".

Forlì, analizza Martino, è stata superiore "ai rimbalzi, ma in generale abbiamo avuto più regolarità. Non mi piace soffermarmi su ciò che non hanno fatto gli avversari. Sono concentrato sulla mia squadra e devo dire che ha difeso bene, aiutandosi e leggendo i momenti della partita. Tutti hanno contribuito a portare qualcosa alla causa". Cantù ha spinto nel gioco interno, ma Forlì ha risposto in modo straordinario, con uno sforzo difensivo collettivo clamoroso: "Tutti stanno facendo grandi cose, altrimenti non avremmo potuto pensare di disputare la stagione che stiamo facendo - osserva Martino -. Nonostante abbiamo buone individualità, produciamo da squadra. L'esempio? A un minuto dalla fine la bomba importante l'ha messa Luca Pollone. La squadra va dove deve andare, non fermiamo la palla o la mettiamo in mano a qualcuno, senza aspettare il numero o la giocata. Sono contento di tutti". 

Non sono mancate delle ingenuità o delle palle perse. "Ho tremato tanto - confessa Martino -. Cantù al minimo errore ci puniva con canestri difficili, che arrivavano da giocatori con qualità come Stefanelli. L'effetto sorpresa è relativo e sappiamo da chi possono arrivare certe giocate. In alcuni momenti abbiamo pagato la stanchezza, ma abbiamo cercato di gestirla con rotazioni minime continue per cercare di arrivare ai minuti finali con i giocatori i più possibili lucidi e ci siamo riusciti. Senza Cincia le rotazioni sugli esterni erano inferiori e in questa partita un giocatore in meno si sente. Per fortuna non abbiamo avuto problemi di falli". Nel referto spicca lo 0 su 8 dai 6.75 da un tiratore esperto come Fabio Valentini. Ma per coach Martino non ha sentito la pressione di portare i punti di Cinciarini: "La sua prestazione può apparire più negativa, ma ha avuto grande applicazione difensiva con corpi a corpi importanti. Ha fatto tante cose ed è stato nella partita". 

Ma quale è stato il segreto di questo successo? "La voglia, la concentrazione e la capacità di fare una partita dura, che tra l'altro è una condizione che a mio avviso ci rende competitivi a questo livello, perchè è quello che può la differenza rispetto alle squadre che abbiamo incontrato e avere la capacità di giocare sempre in maniera più intensa e dura, non solo dal punto fisico, ma mentale". Al giro di boa, l'allenatore si concede ad un mini bilancio della seconda fase: "Dobbiamo provare a continuare a fare bene. Sappiamo che abbiamo le qualità per farlo. Dobbiamo andare a Cremona con la mentalità giusta, sapendo che a certe condizioni possiamo competere. Noi siamo molto sereni, dobbiamo continuare a non pensare molto, ma fare molto".

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