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C'è voglia di basket giocato, il presidente Nicosanti: "Ripartire, ma a porte aperte"

Tra i temi trattati, anche quello della ripartenza, che, secondo il presidente Giancarlo Nicosanti dovrà avvenire in sicurezza, ma con la gente al palazzetto

Si fa il punto della situazione in casa Unieuro: in assenza di certezze riguardo date e presenze nei palazzetti, il presidente Giancarlo Nicosanti ha un desiderio: una ripartenza a porte aperte. "Sicuramente sono un po’ preoccupato - premette -. La situazione sanitaria non accenna a scomparire, anzi, vediamo riaprirsi focolai non solo in Italia, ma anche in Francia e Spagna. Non possiamo immaginare che il campionato possa ripartire velocemente, anzi, non si vede nulla all’orizzonte. E’ chiaro che sia nostra assoluta attenzione giocare solo ed esclusivamente a porte aperte, ma già dalla Supercoppa, qualunque cosa che ci sarà prima del campionato. Arriviamo da un anno in cui c’è stato un bagno di sangue dal punto di vista economico notevole e abbiamo chiesto a tutti i soci della fondazione di ritirare le perdite, lo hanno fatto, l’importante è che si riparta a porte aperte”.

Unieuro 2.015, voglia di ripartenza: la conferenza stampa

Il presidente lancia poi un appello alla Lega: “Cerchiamo di diluire il più possibile i costi, a cominciare da quelli per le trasferte. Non c’è scritto da nessuna parte che ci debbano essere uno o due gironi, ce ne possono essere anche quattro. Possiamo tranquillamente giocare due o tre volte con le stesse squadre, se questo ci permette di far entrare gente nel palazzetto. Noi abbiamo un grosso problema economico, abbiamo una serie di sponsor che hanno già rinnovato ma tanti altri aspettano di capire la loro situazione economica e come si svolgerà il campionato, perché ha un appeal diverso giocare con 5.000, 2.500 o 0 persone”.

Il general manager Renato Pasquali conferma l’assenza di certezze per la futura stagione: “Quest’anno è stata fatta una campagna un po’ strana, dove la maggior parte delle società è partita col freno a mano tirato, alcune sono partite subito ‘sparate’ ed altre cammin facendo si son fatte venire l’acquolina in bocca e non hanno resinato per provare a fare la squadra più forte possibile. Tutto questo per procurarsi un posto in prima fila di uno spettacolo che ancora non sappiamo quando e con quali modalità inizierà”.

Sandro Dell’Agnello, giunto al secondo anno alla guida dei biancorossi, ha svelato come abbiano trascorso l’ultimo difficile periodo lui ed i suoi giocatori: “Per lungo tempo non ci siamo né potuti vedere né incontrare, ognuno ha fatto il lockdown a casa sua. Quando abbiamo mosso i primi passi per la prossima stagione intorno a giugno e a costruire la nuova squadra ci siamo ritrovati per un paio di settimane, che non servivano a metterci in corsa per la futura annata, ma a testare i giocatori, capire di cosa avrebbero avuto bisogno da lì ad un ipotetico inizio di campionato. E’ stata la cosa più intelligente ed utile da fare in questo momento di incertezze”.

Il gioco seguirà la scia dell’anno scorso, con possibili novità in fase offensiva: “Ogni allenatore ha delle idee base che segue e cerca di perseguire sempre, adattandosi ai giocatori che sicuramente si confanno all’idea di pallacanestro che ho io, faremo sicuramente delle cose simili ed uguali all’anno scorso, probabilmente anche qualcosa di nuovo perché quest’anno abbiamo giocatori in grado di ricoprire più ruoli. Specialmente in attacco potremo vedere qualcosa di diverso, in difesa ho i miei principi, giusti o sbagliati che siano”.

Il coach si è focalizzato anche sulla ripartenza: "Lo sport dà lavoro a centinaia di migliaia di persone ed è anche un volano sociale ed economico importantissimo, e io mi auguro che si riparta a breve anche per questo. Credo che più si gioca, più si parla di basket. Ora c’è bisogno che si torni a parlare di basket giocato: tutto deve essere sempre fatto in sicurezza, sia chiaro, ma l’auspicio è quello di, anche attraverso cambiamenti radicali, trovare soluzioni che ci permettano di tornare a giocare il prima possibile".

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