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Calcio giovanile

"L'attività sportiva e scolastica sono complementari": il Forlì Calcio chiede la pagella ai propri ragazzi

È il responsabile del settore giovanile biancorosso, Paolo Romani, a raccontarlo e a spiegare con orgoglio la finalità di tale scelta

In un mondo spesso dipinto come restio allo studio nella speranza di diventare un giorno chissà un grande campione, fa notizia la scelta del Forlì Calcio, in accordo coi genitori, di visionare le pagelle dei giovani calciatori per conoscere meglio l'andamento scolastico dei ragazzi e per essere così di supporto alle famiglie. È il responsabile del settore giovanile biancorosso, Paolo Romani, a raccontarlo e a spiegare con orgoglio la finalità di tale scelta: "Fin da quando ho preso in mano le redini del settore giovanile del Forlì Calcio, ho sempre sostenuto che il calcio facesse parte della crescita dei ragazzi perché l'attività sportiva può aiutare, in terza sede, la famiglia e la scuola in un senso di educazione e di rispetto".

"Quella che noi facciamo è una richiesta facoltativa alle famiglie sul mostrare la pagella scegliendo di aderire o no al nostro progetto - spiega -. Ovviamente adottiamo atteggiamenti diversi in base alle fasce di età, dove alcune richiedono più attenzione mentre per altre,  come per i ragazzi più grandi, si tende a cercare un confronto con le famiglie per affrontare le varie problematiche che un ragazzo può avere a scuola o fra le mura di casa". Una scelta particolare quella della società biancorossa ma che pare trovare apprezzamento fra i genitori che sempre con maggiore frequenza chiedono di confrontarsi con gli allenatori dei propri figli o direttamente col responsabile del settore giovanile: "Il nostro è un supporto alla vita di tutti i giorni di un ragazzo, di una famiglia, di uno studente" racconta "Non sono d'accordo sul negare lo sport ad un ragazzo che ha difficoltà a scuola perché, soprattutto dopo il covid, i nostri ragazzi hanno bisogno di staccare mentalmente, di scaricare tensioni esterne o situazioni difficili però al contempo chiediamo ai nostri tesserati un maggiore impegno nelle attività scolastiche perché prima si diventa uomini poi calciatori".

Una mentalità dunque ben precisa e improntata al rispetto delle regole e allo sviluppo dei giovani d'oggi quella messa in campo dal Forlì Calcio che è ben consapevole dei rischi che un ragazzo potrebbe correre se non fosse seguito dalle famiglie e dalle società sportive: "Tutte le società sportive del nostro territorio andrebbero applaudite per il ruolo sociale che svolgono" dichiara il dirigente biancorosso "Noi come Forlì Calcio gestiamo ben 340 ragazzi e abbiamo piacere di accogliere tutti i bambini che hanno passione per questo sport, vogliamo dare la possibilità a tutti di esprimersi nel tempo senza fare delle scelte a priori consapevoli del fatto che con lo sport avranno la possibilità di crescere in ambiente sani e con grandi valori morali". 

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