Coach Finelli: “Il mio grazie va a giocatori, pubblico e staff”
Post Forlì-Brescia da occhi lucidi per il tecnico dei romagnoli che ringrazia i suoi ragazzi, i colleghi dello staff e pubblico forlivese.
Ha gli occhi lucidi e la voce spezzata Alex Finelli quando gli si chiede del saluto finale di Marco Carraretto al PalaFiera. Un applauso del giocatore al suo pubblico che sa di riconoscenza e, forse, purtroppo, di addio. Occhi lucidi che trasmettono la rabbia di non poter lavorare serenamente con un gruppo che avrebbe le potenzialità per far benissimo, delusione per le mille promesse mancate, tristezza per un "rompete le righe" aleggia. “Il primo pensiero - commenta il tecnico - va ai miei giocatori, a capitan Frassineti che nonostante avesse la schiena bloccata, ha giocato, rifiutando a 7' dalla fine persino il cambio perché voleva giocare fino alla fine: è un giocatore speciale, un patrimonio di questa città; poi Saccaggi e Bruttini reduci da una settimana travagliata, ma stoici nello stringere i denti perché in queste condizioni siamo tutti indispensabili; Carraretto, esempio, di professionalità e Brighi, ragazzo di grandissima qualità. Ecco i minuti di Brighi mi regalano almeno la soddisfazione di poter dare una chance di mostrarsi a un ragazzo di talento. Il mio secondo pensiero è per il pubblico che ha risposto presente, competente, capace di riconoscere quanto i giocatori stiano dando tutto. Forlì merita una squadra che possa competere regolarmente. Terzo pensiero lo dedico al mio staff: tutti si stanno sacrificando per supportare giocatori; professionalità offerte gratuitamente. E' un gruppo eccezionale cui manca la quotidianità del lavoro in condizioni normali. Speriamo quella entrante sia la settimana della svolta, che Boccio mantenga quanto. Abbiamo tutti grande passione e il rammarico di non raccogliere i frutti di un calendario favorevole è forte.” Onore delle armi anche da parte del tecnico bresciano Diana: “Quello di Forlì è un pubblico meraviglioso; spero vivamente si arrivi a una soluzione positiva. Ad Alex faccio i miei complimenti: abbiamo giocato contro un gruppo unito. La partita? L'idea era tenere il ritmo alto, giocare forte in difesa e a rimbalzo. Preso il ritmo ci siamo sciolti.”
