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Fulgor, dalla neve al gelo: a Bologna è -22, 97-75

Male, anzi, malissimo: in casa della Conad la più brutta FulgorLibertas della stagione subisce una pesantissima sconfitta in chiave salvezza. Nel naufragio generale si salva il solo Huff

Male, anzi, malissimo: in casa della Conad la più brutta FulgorLibertas della stagione subisce una pesantissima sconfitta in chiave salvezza. Nel naufragio generale si salva il solo Huff. Finisce “salutata” dai fischi dei 400 forlivesi saliti fino a Bologna nonostante la neve, l'ennesima sconfitta in trasferta della FulgorLibertas. Un'amara novità per quella che è ormai una consuetudine. D'altronde anche la sopportazione dei sostenitori biancorossi ha un limite.

E davanti alle brutture dell'intero collettivo biancorosso, alla mancanza di carattere e spirito difensivo, l'argine ha ceduto. Mentre, infatti, Markovski ha pescato ottime cose da Blizzard, Kelley e Yango (il trio non ha fatto pesare per nulla l'assenza di Hite strappatosi quasi subito), Forlì ha avuto il solo Shawn Huff da sufficienza piena con Freeman gravemente sottotono. Un match che ha evidenziato, semmai ce ne fosse bisogno, che motivare non basta più, che Forlì se si vuole salvare sul campo ha bisogno di trovare una quadratura tecnica decorosa. Tradotto: inserire al più presto un pivot.

Primo quarto – Questa Effe Biancoblù non è la Fortitudo e si vede: mentre fuori il Generale Inverno ha deciso di abbandonare l'arma bianca della neve, dentro il PalaDozza, nel tempio del basket bolognese, a far la voce grossa è il tifo biancorosso. I primi scambi non riservano scintille fra due squadre obbligate a vincere ma grattacapi tattici per Markovski visto che Hite esce dopo neanche 2' per un problema muscolare. Forlì ne approfitta per metter la prima firma sul match con Huff dalla lunga: 4-5, 2'30”. Il centro del finnico paradossalmente porta fuori giri la MarcoPolo che tenta di far saltare il banco martellando il ferro dalla distanza, senza poggiare un pallone uno in area. Bologna ha invece Kelley in gran spolvero, soprattutto bravo nell'attaccare il proprio uomo, un pessimo Wanamaker. Dopo 3'30” la Conad è di nuovo avanti 8-5 e due minuti dopo, grazie a triple dello stesso “Tre” e Cutolo (liberissimi), è a +7: 16-9. Al 6' è il momento di Campani di tentare di suturare il vuoto nel pitturato ma è una ricetta amara: Blizzard e Filippini, siglano il +10, 21-11. La difesa fa acqua con Kelley e Blizzard a vincere ogni duello contro gli spentissimi pari ruolo nonché connazionali Freeman e Wanamaker. Cutolo (3) spinge la Conad all'ennesima accelerazione (28-15, 8'30”) arginata solo in parte da Natali.

Secondo quarto – Il mini break non consegna una Forlì più attenta piuttosto una Conad Bologna parecchio meno precisa dall'arco (dal 4/8 del primo quarto all'1/8 del secondo). Il sentiero per il recupero pare in discesa e Huff sa come imboccarlo: tripla ed è -6, 29-23. Il colored made in Finlandia è il motore dell'attacco romagnolo mentre Stefano Borsato fa il suo museruolando Blizzard e gestendo decorosamente la regia, compito palesemente indigesto al titolare Wanamaker. Lestini concretizza un rimbalzo attacco per il parziale di 0-7 che vale il -4: 29-25 (14'30”). L'aggancio pare a un soffio ma... Canavesi prima e Blizzard poi si rianimano, spegnendo con un soffio il magic moment romagnolo: al 16' Bologna è di nuovo a +10, 35-25. Forlì a difettare clamorosamente dell'apporto di Freeman, e senza i punti e la verve della guardia USA gli atavici problemi della Fulgor (totale mancanza gioco d'area e difesa rivedibile sui pick'n'roll) esplodono. La Conad, mentre i tifosi romagnoli per la prima volta nella stagione rumoreggiando contro la società, riprende il largo: Canavesi e Yango spadroneggiano (41-28) ma è Pecile con 5 punti (3 allo scadere) a metter il sigillo su fine primo tempo: 49-32.

Terzo quarto – La ripresa è il prosieguo dell'incubo con Kelley, pronti via, a infiocchettare il +21 dalla lunga: 54-33. Forlì è in bambola, senza idee in campo (Freeman e Wanamaker sempre non pervenuti) e in panchina (perché Vucinic tenga Borsato tanto a lungo in panchina è un mistero). Bologna amministra serenamente, con Kelley e Blizzard a ben gestire i ritmi. La fiammata dalla distanza accesa da Lestini e Freeman (59-43, 25') resta tale anche perché la difesa romagnola è molle molle specie nel pitturato dove Yango fa ciò che vuole (72-50, 29'). Mentre si scaldano gli animi sugli spalti ospiti e la frustrazione prevale, il duo Blizzard-Kelley mantiene invariate le distanze fino a chiusura quarto, abbondantemente a quota sicurezza: 75-57.

Quarto quarto – Sul pianeta Freeman ci sono segni di vita: l'ex capocannoniere della L2 fa 5 punti e, magicamente, Forlì è in scia, a soli 11 punti 75-64 (34'). Pecile con una tripla, poi Blizzard con un jumper, smorzano ogni flebile entusiasmo: alla boa del quarto è ancora +16, 80-64. La pietra tombale la posa il passaportato biancoblù che, a pochi secondi dal 36', liberissimo, insacca l'83-66 che vale il successo e per lui il titolo di MVP. Gli ultimi minuti sono una passeggiata per gli esperti bolognesi che dilagano fino al 97-75 finale. E sono fischi per tutti.

PARZIALI – 29-18; 49-32; 75-57; 97-75

ARBITRI – Materdomini (TA), Ciaglia (CE), Morelli (BR)

CONAD BOLOGNA – Kelley 19, Chiarini, Yango 13, Pecile 16, Baldassarre 8, Blizzard 20, Montano 3, Filippini 2, Cutolo 8, Canavesi 8, Hite. All. Zare Markovsky

MARCOPOLOSHOP.IT – Borsato 2, Freeman 11, Huff 20, Trapani 5, Lestini 5, Natali 5, Casoli (k) 4, Bianchi ne, Wanamaker 21, Campani 2. All. Nenad Vucinic

NOTE – Bologna: 2p 25/36 (62%), 3p 12/32 (38%), liberi 11/13 (85%), rimb. totali 34 (9 off); Forlì: 2p 23/40 (58%), 3p 4/22 (18%), liberi 17/23 (74%), rimb. totali 36 (12 off); spettatori 3.000 circa (400 da Forlì)

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