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Dakar 2020, round 9: tra roccia, sabbia e dune ancora problemi tecnici per Andrea Schiumarini ed Enrico Gaspari

Anche nella nona tappa della Dakar 2020, da Wadi Al Dawasir a Haradh, non sono mancati i problemi tecnici per i forlivesi Andrea Schiumarini ed Enrico Gaspari

410 chilometri di prova speciale e altri 476 chilometri di trasferimento. Anche nella nona tappa della Dakar 2020, da Wadi Al Dawasir a Haradh, non sono mancati i problemi tecnici per i forlivesi Andrea Schiumarini ed Enrico Gaspari, costretti a diverse soste a causa della rottura della frizione e del motorino d’avviamento del loro Mitsubishi Pajero WRC+. Nonostante i molteplici inconvenienti hanno chiuso la giornata, posizionandosi al 51esimo posto in categoria T1 Proto e al decimo in T1 Proto Diesel AT 4X4.

I protagonisti della competizione automobilistica sono entrati nel magnifico deserto del Rub Al Khali - il quarto vuoto - che ha impegnato i piloti in una tappa decisamente tecnica. Il terreno duro, alternato da piste rocciose, sabbia e dune, ha richiesto la massina attenzione per alcuni tratti che la stessa organizzazione ha definito pericolosi.

"E' stata una tappa veramente massacrante - dichiara Schiumarini - dove i primi 60 chilomeri con terreno di sabbia e roccia su piste di montagna, non sono stati affatto facili. Molti wadi insidiosi, con scalini pericolosi, hanno causato diversi danni ai partecipanti. Abbiamo anche visto un concorrente che si è ribaltato in velocità. Noi abbiamo guidato pensando prima di tutto alla macchina, cercando di concludere la tappa con la testa sulle spalle, perché è lei che deve arrivare al traguardo insieme a noi. Ovviamente i continui problemi meccanici non ci permettono di guidare come vorremmo".

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