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Dell'Agnello: “Stagione comunque strepitosa”

Il tecnico biancorosso loda il suo gruppo, straordinario nonostante la sonora sconfitta con Brescia.

Game over, Forlì. Arriveranno e presto i giorni del giudizio, dei grattacapi sul futuro di una società che ha attraversato mesi di torsioni e tensioni devastanti, ma stasera, pur davanti a un nettissimo 0-3 con Brescia, c'è solo spazio per gli applausi per un gruppo che nonostante i problemi, le mancanze, ha regalato a Forlì vittorie e una lezione di dignità. Grazie, in particolare, a chi, scavallata la boa di metà stagione, salutato un califfo per la L2 come Miro Todic, si è impegnato a sopperire a tutte le evidenti lacune tecniche di un team senza un vero play e senza più un faro sotto il cesto. Come Nicola Natali o capitan Borsato o un giovane di belle speranze, Amedeo Tessitori. “Il nostro campionato è finito con Verona – commenta Sandro Dell'Agnello dosando parole che sanno d'addio –: raggiunti i play-off, grattato il fondo, dato tutto, una volta che abbiamo brindato a un risultato così importante e inatteso, i ragazzi hanno tirato un sospiro. Una volta subentrata la soddisfazione alla tensione, una squadra come Brescia che di giocatori che insegnano basket ne ha 3/4, è stata fatta. E' stato più un problema mentale che fisico. Oggi avremmo anche potuto vincere ma, se non vogliamo prenderci in giro, il bandolo l'hanno sempre avuto loro”. Alla tristezza fa posto la consapevolezza d'aver in ogni caso fatto grandi cose. “Non volevamo certo chiudere così – continua il tecnico – non vorrei che restasse il ricordo di Forlì sconfitta 3-0 ma quello di una Forlì straordinaria 5a in stagione. Questi ragazzi e noi tutti lo meritiamo perché tutti indistintamente hanno dato il massimo; io che di posti ne ho girati, vi assicuro che quest'anno non è stato affatto facile. Gli applausi finali fanno doppiamente piacere, primo perché Forlì è città di basket, secondo perché è il segno di una unanimità di giudizi positivi dopo tante critiche”. Sul passato difficile, Dell'Agnello spinge un po' in là la visuale: “Credo che qui ci voglia anzitutto chiarezza, sapere cosa questa società vuol fare e come. Quest'estate Forlì non sarà una mosca bianca, in tanti saranno in questa condizione. Occorre però resettare tutto. Io? Mi sono trovato tutto sommato bene”.

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