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Martedì, 16 Aprile 2024
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Esonerato Benuzzi, il vero match è stato fuori il campo tra i tifosi e la società

La partita, con Dario Bettini in panchina, è finita a 0-0, ma inutile nascondere che la fibrillazione nel Forlì non era certo diretta alla partita quanto alle improvvise decisioni del presidente

Dopo la notizia traumatica del pre-gara dell’esonero improvviso di mister Eugenio Benuzzi, che ha trascinato il Forlì fino ad un lusinghiero terzo posto nel girone D della serie D, il vero match non si è giocato in campo, bensì sotto le tribune quando i tifosi hanno assediato il presidente Fabbri. La partita, con Dario Bettini in panchina, è finita a 0-0, ma inutile nascondere che la fibrillazione nel Forlì non era certo diretta alla partita quanto alle improvvise decisioni del presidente e dei suoi effetti nell’immediato futuro.

Benuzzi ha pagato con l’esonero delle dichiarazioni polemiche rilasciate nel pre-partita sabato, quando parlava di “clima negativo”  intorno alla squadra ed in particolare intorno alla sua persona da persone collegate alla società. Ha parlato anche di “assenza dello staff”. Dichiarazioni che, a quanto sembra, non sono state digerite dal presidente che ha preso il provvedimento. 

Ma ora a reagire al presidente sono stati i tifosi stessi che alla fine della gara sono andati a chiedere spiegazioni sull’esonero del mister in una fase così delicata del campionato. Benuzzi ha saputo raccogliere con la rosa messa a disposizione della società un bel bottino di punti tanto che il Forlì è volato al terzo posto in classifica (ora già quarto dopo la partita finita a reti inviolate contro il Vigor Carpaneto). Lo scambio con il presidente Fabbri e gli altri dirigenti del Forlì è durato per circa due ore e non ha registrato, nonostante la tensione, alcun episodio sopra le righe. Ma i dubbi dei tifosi sono tanti e non si escludono ulteriori azioni di protesta.

Ha commentato il ds Sandro Cangini: "Mister Benuzzi ha avuto in conferenza stampa un atteggiamento di insofferenza nei confronti della società, la quale ha pensato che fosse la cosa più giusta sollevare quest’ultimo dall’incarico, non per risultati sportivi o motivi tecnici, ma per le parole che sono state dette. Il mister era cosciente degli argomenti che stava affrontando e ritengo che la società abbia agito nel modo che ha ritenuto opportuno. Adesso guardiamo avanti, chiaramente anche i dirigenti sono dispiaciuti perché non si aspettavano quell’atteggiamento da parte dell’allenatore. La società ha fatto tanti sacrifici per la squadra e continuerà a farli, non mi spiego questo comportamento".

"Ci siamo sempre confrontati io e Benuzzi - prosegue Cangini -c’è sempre stato rispetto e chiarezza tra di noi; penso che lui abbia fatto un grande lavoro con i ragazzi, ha portato dei risultati ma non condivido quello che ha detto riguardo all’assenza della società. Ora andiamo avanti con Bettini e continuiamo a puntare l'obiettivo play-off".

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