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Forlì calcio, presentato il nuovo socio Nicola Radici. Il presidente Cappelli sbotta: "L'amministrazione ci ha abbandonato"

"Siamo felici e grati della sua scelta - esordisce il numero uno di Viale Roma, Gianfranco Cappelli -. Il suo nome è garanzia di serietà ed esperienza nel mondo del calcio"

Nel bel mezzo della tempesta che ha colpito la città, il Forlì venerdi mattina ha presentato con orgoglio alla stampa il nuovo socio che entrerà a far parte della dirigenza biancorossa, Nicola Radici: "Siamo felici e grati della sua scelta - esordisce il numero uno di Viale Roma, Gianfranco Cappelli -. Il suo nome è garanzia di serietà ed esperienza nel mondo del calcio, più avanti vedremo se ci saranno le condizioni anche per un suo ingresso nel consiglio d'amministrazione".

"Ci sono le basi per fare bene"

In seguito è il protagonista di giornata Nicola Radici a prendere la parola e a presentarsi alla stampa: "Sono felice di essere qui e non era affatto scontato; mi ero ripromesso di non tornare nel calcio italiano ma l'amicizia con l'ex presidente Stefano Fabbri, il progetto tecnico della società e il fatto di essere in Romagna che è una terra che adoro, mi hanno fatto cambiare idea. Sono nell'ambiente del calcio da tanti anni e conosco le dinamiche di questo sport perciò voglio essere prudente nelle mie dichiarazioni e non promettere la luna a nessuno perché nel calcio poi è facile essere smentiti".

Laconico ma quanto mai convinto delle sue affermazioni, il neo socio ha poi spiegato quali saranno i suoi passi per i mesi a venire: "Avrò bisogno di un pò di tempo per conoscere l'ambiente ma ho già potuto notare la grande disponibilità di campi e strutture che sono la base per una società che vuole fare calcio; conosco molto bene anche l'attuale direttore sportivo Carlo Di Fabio che è garanzia di capacità e sta costruendo una base solida da cui ripartire". Chiosa finale: "Se sono qui è per crescere e portare la mia esperienza al Forlì, credo che qui ci siano le basi giuste per fare bene".

Lo sfogo del presidente

Quando ormai la conferenza sembrava potesse volgere al termine è il presidente Cappelli che alquanto turbato ha ripreso la parola per uno sfogo che da tempo si portava dentro: "Sono altamente deluso e amareggiato nel constatare come questa amministrazione comunale abbia abbandonato il Forlì Calcio - sono queste le parole che tuonano all'interno della sala stampa -. Sono deluso, l'assessore allo sport non lo ritengo all'altezza del lavoro che gli compete; noi come società non abbiamo problemi a portare avanti il progetto calcio mettendo sempre le mani nel portafoglio ma qui le parole dell'amministrazione nei nostri confronti sono state disattese in pieno. Per i sacrifici che facciamo, chiediamo più rispetto perché il discorso non riguarda solo la prima squadra ma tutto un movimento che ogni giorno accoglie 450 bambini e che andrebbe sostenuto a dovere come una ricchezza per la città".

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